Nainggolan: "Non avrei mai immaginato Lukaku alla Roma. Tornerei in giallorosso"

30.08.2023 20:38 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Nainggolan: "Non avrei mai immaginato Lukaku alla Roma. Tornerei in giallorosso"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex centrocampista della Roma Radja Nainggolan ha rilasciato un'intervista ai microfoni di ReteSport. Ecco le sue parole.

Com’è possibile che sia ancora svincolato? 
“È un questione economica e di età: sono in attesa, vediamo”.

C’è qualcosa con il Frosinone?
“C’è stata una chiacchierata ma non si è fatto niente, sono sereno e aspetto qualcosa di interessante”.

Sei ancora un calciatore da Serie A? 
“Sì, sono convinto di poter dare ancora tanto, per cui, ora non c’è motivo di pensare ad altro“.

Te lo saresti mai immaginato di vedere Lukaku alla Roma? 
“Non ci avrei mai pensato. Su Romelu sono state dette tante cose ma la verità non la sappiamo, il problema dell’Italia è che si parla molto anche quando non ci sono delle basi. Lukaku, se si sente amato, è uno che può dare tanto“.

Può essere la stagione della svolta per la Roma? 
“I giallorossi 2 anni fa hanno vinto una Conference, l’anno scorso sono arrivati in finale di Europa League, credo che più giocatori di livello prendi e più riesci ad essere competitivo in diversi tornei. Una piazza come quella di Roma merita di giocare la Champions League”.

Lukaku è più forte di Dzeko?
“Lukaku è più potente ed è un calciatore di maggiore profondità. Romelu lo conosco da quando era piccolo, si è allenato per migliorare il tiro, infatti, a lui basta sapere la posizione del campo per sapere dove deve calciare. Dzeko è un giocatore più tecnico ed è di maggiore riferimento per la squadra”.

C’è chi dice che Lukaku sia in sovrappeso. 
“Lui si allena anche in vacanza. Un calciatore che sa che deve andare alla Roma è consapevole di come deve arrivare. Poi è normale che non sarà al 100% ma è un calciatore che cura il corpo, per cui, credo che dopo 2-3 partite entrerà in piena forma”.

Cosa è successo contro il Liverpool ad Anfield? 
“A Liverpool le abbiamo prese poi all’Olimpico le abbiamo date. In aggiunta, ci sono stati degli episodi che con il Var avrebbero potuto cambiare le sorti della semifinale. È stata comunque un’esperienza straordinaria. Contro il Barcellona abbiamo giocato con il 3-4-3, per cui, con il Liverpool ad Anfield siamo scesi in campo con la stessa formazione ma lì è stato difficile. All’Olimpico abbiamo cambiato qualcosa a livello tattico e la differenza si è vista”.

Il centrocampo della Roma è completo o gli manca qualcosa?
“Renato Sanches è forte, però, ha avuto molti infortuni: bisogna capire come sta fisicamente. L’ex PSG mi piace molto è l’unico calciatore esplosivo. Aouar ha caratteristiche diverse, come ogni altro calciatore del reparto, per cui, la Roma ha un centrocampo competitivo”.

Lukaku ti ha chiamato?
“Sì, gli ho detto che se ha bisogno di qualcosa ci sono per tutto dato che conosco l’ambiente. Ci dovremmo sentire anche oggi”.

Lo verrai a trovare?
“Sì, sono stato a Roma fino a 5 giorni fa”.

Il reparto offensivo dell’attuale Roma, sulla carta, è superiore a quella della stagione 2016-17 in cui sei stato protagonista? 
“Secondo me no, c’erano Salah, Dzeko, El Shaarawy, Perotti e poi spesso cambiavano molti calciatori. La nostra squadra era forte dominavamo quasi tutte le partite mentre ora non vedo una Roma dominante”.

Ci racconti Lukaku dal punto di vista umano: la mentalità, il ruolo nello spogliatoio?
“Lukaku ha una mentalità importante: gli piace vincere, è un calciatore vuole alzare i trofei. Fuori dal campo Romelu è tranquillo, gli piace stare con la famiglia e spesso sta con la madre che conosco bene”.

Perché Nainggolan è ancora così amato? 
“Ho dato tanto e ho ricevuto altrettanto. La mia mentalità per la città di Roma era perfetta più mi davano e più restituivo tutto in campo”.

Garcia potrà fare bene al Napoli?
“Rudi è un allenatore con una visione di calcio interessante ma ripetere quello che ha fatto Spalletti è difficile. Il Napoli è partito molto bene ma non sarà semplice replicare quello che è stato fatto l’anno scorso”.

Perché Martinez non ti convocava?
“Da quando è arrivato, è finita la mia carriera in Nazionale. Io vivo la vita in maniera normale: il calcio per me è un divertimento poi fuori dal contesto lavorativo esco e mi faccio una bevuta con gli amici”.

 Un desiderio?
”Tornerei di corsa alla Roma”.