Ljajic: "Usciamo dal campo a testa alta. Juventus? Noi non molliamo fino alla fine"
Ljajic a Sky
"Perchè reazione tardiva? La Fiorentina è un'ottima squadra con giocatori forti che fanno buon possesso palla. Nel secondo tempo siamo usciti in un'altra maniera, abbiamo giocato solo noi, abbiamo creato e segnato, non basta per la vittoria ma usciamo a testa alta. La non esultanza? L'avevo detto, ho molti amici qui, ho casa, non posso esultare per rispetto alla maglia che ho portato. La mia posizione in campo? Questo è il mio ruolo, mi piace giocare trequartista ma non è strano per me giocare esterno. Fuga della Juventus? Noi vediamo la nostra squadra, ci sono molte partite da giocare, non molliamo fino alla fine e vediamo cosa succederà".
Ljajic a Mediaset
"Secondo me non ci sono probemi, nel secondo tempo abbiamo giocato solo noi. Abbiamo fatto solo un gol, troppo poco per vincere a Firenze. Nel primo tempo abbiamo sbagliato molto, ma la Fiorentina è una squadra forte. La distanza dalla Juve? Guardiamo la nostra strada, è lunga, ci sono tante partite da giocare. Non si sa mai. Un gol importante ma non hai esultato… Ho giocato qui e ho tanti amici a Firenze. Ho rispetto per loro e per la maglia che ho indossato, non potevo esultare".
Ljajic a Roma TV
“Trequartista? Sì, abbiamo giocato con una mezzapunta e due punte. Mi trovo bene ma posso fare anche altri ruoli, il primo tempo è merito della Fiorentina. Nel secondo abbiamo giocato solo noi, abbiamo pareggiato. Roma simile alle precedenti? Non è solo colpa nostra, altre squadre danno più del 100% perché sanno che la Roma è forte. Dobbiamo cambiare atteggiamento e giocare bene 90 minuti. Vediamo alla fine. Non mi piace parlare dei singoli, le vittorie sono più importanti dei miei gol. Giochiamo sempre per dare il massimo e giocare il nostro calcio, qualche volta non riesci a giocare perché le squadre giocano molto bene. Nel primo tempo la Fiorentina ha giocato bene, è merito loro questo primo tempo. Abbiamo preso le cose in mano e abbiamo provato a cambiare la partita, ma non è bastato. Cosa ho messo di mio? Il calcio cambia, io parlo solo in campo. C’erano tante persone fuori campo che chiacchierano su tutti, questo è il calcio, non voglio rispondere a loro così. Spero che mi tolgano dalla loro bocca. Mi fa sempre piacere segnare, non era semplice. Avevo emozioni prima della partita, ma devo dare il massimo per provare a vincere. Non ho esultato per rispetto a quanto fatto qua”.