Gerolin: "Roma-Atalanta? C'è stata un po' di leggerezza"

29.08.2018 12:07 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Gerolin: "Roma-Atalanta? C'è stata un po' di leggerezza"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

“La partenza stentata dell’Inter? È presto per dare giudizi, anche se cinque punti da recuperare sono già un bel po’. I nerazzurri sono stati costruiti per vincere lo Scudetto, non devono nascondersi”. Così a tuttomercatoweb.com l’ex direttore sportivo di Palermo e Udinese, Manuel Gerolin.

Per i nerazzurri un banco di prova da non sbagliare. Il Bologna.
“Deve andare a Bologna, imporsi e vincere. Va bene il rodaggio e la preparazione. Ma l’Inter domenica dopo domenica deve fare punti e non può nascondersi. Non si può sentire che l’Inter è ancora lontana dalla Juventus...”

Roma a corrente alternata contro l’Atalanta. Come l’ha vista?
“Ha avuto una grande reazione, come l’ha avuta anche il Napoli. Però forse c’è stata un po’ di leggerezza. Subire tre gol dall’Atalanta però vuol dire sbagliare l’approccio” .

E lei, direttore, programmi futuri?
“Serie A e B, ma farò anche qualche giro all’estero ad ottobre. Andrò in Sudamerica, è un territorio di grandi talenti: volevo prendere Rigoni dell’Atalanta quando ero al Palermo, così come il Cholito Simeone. Ma Zamparini non ha spinto più di tanto”.

Il Sudamerica è terra di talenti...
“Ci sono i giocatori con più classe. Se prendi un argentino o un uruguaiano è più vicino alla nostra mentalità. Guardate l’Atalanta: Papu Gomez, Palomino, Rigoni. Il talento gli argentini ce l’hanno nel sangue”.

E l’Udinese di Velazquez, come la vede?
“Può fare un campionato importante, ma solo se i calciatori si adatteranno. Quest’anno c’è anche l’allenatore giovane, ma conta molto la proprietà. Pozzo è uno dei manager più forti al mondo. Insegue una linea da tempo e la mantiene con grande equilibrio. Ha sempre ragione lui”.

Talenti della A: su chi punta?
“Meité mi sembra un ottimo giocatore. Mi incuriosisce, lui come Kouame che l’anno scorso era al Cittadella. E Piatek di cui mi parlava da tempo Boniek”.