Garzya: "Merito a Mancini per aver creduto in Zaniolo. Totti era già uomo da ragazzo"

29.03.2019 21:48 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Garzya: "Merito a Mancini per aver creduto in Zaniolo. Totti era già uomo da ragazzo"
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'ex calciatore, oggi allenatore, Luigi Garzya, ha commentato così la speciale classifica realizzata da TMW sui 100 migliori giovani d'Italia ai microfoni di MC Sport, oltre a ricordare l'esordio di Totti del 28 marzo 1993: "Adesso si ha finalmente la consapevolezza che i giovani possono giocare anche in Italia, si rischiano di più. Una volta in Serie A o eri davvero un giovane fenomeno o vedevi il campo col binocolo. Negli ultimi anni invece c'è stata grande fiducia nelle promesse di belle speranze, questo dimostra che nei nostri vivai c'è davvero grande talento e che bisogna sfruttarlo".

Sui giovani che più lo hanno stupito nel grande salto.
"Ce ne sono tanti, Barella per esempio. Donnarumma ormai è un giovane navigato, poi ci sono Zaniolo e Kean. Grande merito va a Mancini, che ha creduto in questi talenti e non ha avuto paura di lanciarli nella Nazionale maggiore".

Su Zaniolo.
"La convocazione a sorpresa di Zaniolo, quando ancora nessuno lo conosceva, ha rappresentato una bella svolta per i giovani italiani. Non dimentichiamoci però che Zaniolo era già protagonista nelle Nazionali giovanili, aveva mostrato di avere grosse qualità. I talenti all'Italia non mancano e dobbiamo puntarci".

Sull'esordio in Serie A di Francesco Totti, con Garzya in campo.
"Era già uomo da ragazzo, aveva qualità e grande forza nelle gambe. Si vedeva che era una spanna sopra gli altri. Infatti poi si è dimostrato il calciatore più forte del calcio italiano ed europeo".