Ettore Viola: "Inutile tornare su Roma-Dundee, è storia vecchia. Spero in un grande club con gli americani"

18.03.2011 18:07 di  Adriano Mazzone   vedi letture
Fonte: Tele Radio Stereo, 1927
Ettore Viola: "Inutile tornare su Roma-Dundee, è storia vecchia. Spero in un grande club con gli americani"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Anche Ettore Viola, figlio dell'ex presidente della Roma, Dino, ha commentato alla trasmissione "1927" di Tele Radio Stereo, le voci sulla presunta combine della partita Roma-Dundee in cui si dice che l'allora presidente pagò l'arbitro Vautrout. "Condivido pienamente su quanto detto da mio fratello. Landini e Cominato furono condannati, ma questa è una storia vecchia e non è il caso di parlarne. La giustizia sportiva e non diede ragione a mio padre, che fu festeggiato dai tifosi romanisti. Questa storia fu trasparente, mio padre fu vittima solo di un tentativo di estorsione fine a se stessa”.

Questi cento milioni sono mai arrivati all’arbitro Vautrout?

“Si sono persi in altre mani, e questa è una differenza sostanziale. Tra l’altro fu il primo arbitro che mio padre incontrò nella sua esperienza internazionale a Ballymena”.

Come vedi il passaggio di mano della Roma al gruppo americano?

“Sono ottimista, però una grande società si fa con un grande presidente, con un grande allenatore e con un grande direttore sportivo. Mi auguro che questo sia fatto anche alla Roma, anche se far rimanere persone sotto contratto mi sembra una forzatura. Un grande allenatore lo voglio, perché ti suggerisce chi comprare, ti fanno la rosa, Montella mi sembra troppo giovane anche se bravissimo. Spero che Di Benedetto comprenda che c’è bisogno di gente in grado di fare calcio ai massimi livelli del calcio europeo”.

Chi vorresti nella Roma del futuro?

“Non mi dispiacerebbero Ancelotti e Baldini. Se non arrivassero loro, ben venga qualcuno di importante che possa far fare il salto di qualità alla Roma”.

Cosa ti convince e cosa no degli americani?

“Mi rende perplesso il merchandising, che non credo possa essere per una società come la Roma una fonte di utile. L’unica cosa che ti permette il salto è avere uno stadio di proprietà che i tifosi della Roma possano vivere per 365 giorni l’anno”.

Giusto il cambio di Ranieri?

“Le scosse a volte servono”.