Cristante: "Il prossimo anno vogliamo arrivare tra le prime 4 e in fondo all'Europa League. Futuro? Vedremo dopo la Nazionale"
Il centrocampista della Roma Bryan Cristante ha parlato in conferenza stampa a fianco del CT Roberto Mancini alla vigilia della prima gara di Nations League 2022/2023 contro la Germania. Ecco le sue parole: "In questi 11 mesi c'è stata una grandissima delusione di mezzo, anche volendo ce la siamo portata dietro nella gara con l'Argentina. Bisognerebbe sempre resettare dopo una gara così grande, ma non è sempre facile. La più grossa differenza è stata lì".
Come affronterete queste quattro gare?
"Abbiamo voglia di ripartire, sono partite difficili e lo sappiamo, ma sappiamo anche di essere un'ottima squadra. Qui lavoriamo sempre al 100%, al massimo, dobbiamo solo ritrovare quella chimica che ci aveva contraddistinto, tutto lì".
A centrocampo siamo il grado di cambiare modo di giocare?
"Credo sia possibile un po' di tutto, abbiamo giocatori forti e non siamo gli ultimi arrivati... Dipenderà da come il mister deciderà di impostare le varie partite, possiamo essere un po' più fisici o continuare a giocare in maniera tecnica. È un percorso, ci lavoriamo per arrivare al prossimo Europeo nel modo migliore possibile".
La svolta che deve fare questa Nazionale ti rappresenta?
"Quest'anno penso di aver fatto un'ottima stagione, giocare certe partite all'Europeo ti dà un'autostima maggiore che poi ti aiuta durante il campionato. Le partite europee alzano l'asticella, più se ne hanno nelle gambe più il livello di un giocatore cresce".
Che Germania ti aspetti?
"Sono fortissimi. Dobbiamo disputare una grande partita, è l'unica soluzione contro una squadra così forte. Dobbiamo iniziare questo nuovo percorso, dobbiamo ripartire da lì".
Cosa serve per ritrovare la magia?
"La magia arriva col duro lavoro e con le vittorie, non ci sono altre soluzioni. Abbiamo tanto tempo per arrivare alla prossima importante competizione, ripartiamo dalla Nations League e dobbiamo fin da subito lavorare forte per poi mettere in campo tutto ciò che proviamo a Coverciano. Solo così possono tornare le vittorie che aiutano sempre a stare meglio".
Non pensi che l'Italia abbia bisogno di una svolta simile a quella della tua Roma? La finale di Tirana è stata l'apoteosi del gioco all'italiana
"Ambiziosi bisogna sempre esserlo, certo che la solidità aiuta tanto. Lo siamo stati anche in questo percorso e la cosa migliore è avere equilibrio, non si può puntare solo alla solidità difensiva, per vincere in Europa avere la palla è fondamentale. La risposta giusta sta nel mezzo".
Chi ti ha colpito di più tra i nuovi?
"Io sono arrivato il 29 e siamo partiti subito per Londra. Per il poco che ho visto, sono tutti bravi: manca solo un po' di esperienza".
TMW - Nel nuovo ciclo della Nazionale sei uno dei senatori. Ti senti ora uno dei titolari dell'Italia?
"Come dicevamo durante tutto il percorso dell'Europeo, la forza è avere più di 11 titolari. Per una Nazionale che si ritrova poche volte l'anno è importante avere più di 11 titolari, servono 18 titolari che possono dare il contributo massimo per questa nazionale".
Dove vorresti giocare?
"Ho la fortuna di poter fare entrambe le cose. Tra mezzala, doppio play o play, mi trovo bene in tutte le zone del centrocampo. È limitativo dire voler fare questo o quello. Qui in Nazionale ho giocato sempre in una posizione più avanzata, l'ultima con la Turchia ho giocato un po' più indietro. Basta che sia a centrocampo, posso giocare in entrambe le posizioni".
Cosa dobbiamo aspettarci dalla Roma della prossima stagione?
"Dobbiamo fare uno step successivo, siamo in Europa League e dobbiamo puntare ad arrivare in fondo anche in questa competizione. In campionato ci siamo giocati il quarto posto fino a un certo punto e il prossimo anno vogliamo assolutamente rientrare tra le prime quattro. Poi le stagioni sono lunghe, quest'anno abbiamo giocato 55 gare e servirà una rosa molto ampia per giocare al massimo entrambe le competizioni. Ma l'obiettivo iniziale deve essere quello".
Il centrocampista giallorosso ha parlato anche a Sky Sport:
Forse l'aspetto morale vi può far ripartire meglio?
"Sì, può darci una grossa mano. Ma va preso come un torneo di ricostruzione, ci vuole un po' di pazienza. Penso che il mister proverà anche i giocatori più giovani. Ci dà una mano per costruire il percorso più importante, cioè le qualificazioni".
Ti lusinga il fatto che molte squadre pensano a te o vuoi pensare solo alla Nazionale o all'anno con la Roma?
"Fa sempre piacere, ma sono concentrato sulla Nazionale e sul finale di stagione. Dopo la Nazionale, vedremo il da farsi".