Aston Villa, Zaniolo: "Le cose alla Roma potevano finire in maniera diversa. Mourinho ci ha fatto arrivare carichi a Tirana"

12.10.2023 18:40 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Aston Villa, Zaniolo: "Le cose alla Roma potevano finire in maniera diversa. Mourinho ci ha fatto arrivare carichi a Tirana"
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Nicolò Zaniolo, attaccante dell'Aston Villa e dell'Italia, è stato intervistato da La Repubblica. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Con Spalletti che rapporto ha?
«All’Inter non ero pronto. Qui mi è sembrato subito un allenatore diretto, preparatissimo, che sa cosa vuole che tu faccia in campo. Se vai bene te lo dice, se è male te lo dice in faccia. Preferisco che una persona mi dica “Sei scarso”, piuttosto che ti prometta mille cose e non mantenga nulla. Molti lo fanno, lo hanno fatto e lo faranno sempre, nel calcio. Non è facile trovare persone come Spalletti».

È rimasto deluso da qualcuno, allora?
«Nomi non ne faccio, le guerre mediatiche non mi piacciono. Ma alla Roma le cose potevano finire in modo diverso: provo un grande amore per i tifosi, i miei compagni, la squadra, la città, e loro nei miei confronti. È una delusione che ho provato. Io ho delle responsabilità, ma anche altre persone. Quando ci sono casini così vuol dire che tutti ci abbiamo messo del nostro. Ma del passato non voglio parlare, ora sono in Premier e penso al futuro».

Parliamo della finale di Conference League a Tirana.
«I giorni precedenti Mourinho ha chiesto a tutti: "Siete pronti?" Per tanti era la prima finale europea. Ci ha aiutato, ci ha detto che se eravamo arrivati lì era per tutto quello che avevamo fatto in campo e che il merito era solo nostro. Ci ha fatto arrivare carichi a giocarla».

Poi l’ha decisa lei. L’impressione è quasi che lei renda di più nelle partite difficili….
«La partita difficile è più facile da preparare. Quando giochi contro una squadra meno attrezzata, anche se non vuoi, hai qualcosina in meno a livello di concentrazione. Quelle difficili sono diverse, sai che quella è “La” partita. E lì si vede il giocatore, quello che sai fare. Ho sempre amato le partite da dentro o fuori, mi diverto a giocarle».