Alberto De Rossi: "Quest'anno abbiamo qualità in tutti i reparti. Luis Enrique? Contento che sia qui, il nostro rapporto sta entrando nel vivo"
Alberto De Rossi, tecnico della Primavera, dopo l'ottima prestazione nella semifinale di andata della Coppa Italia contro il Milan (conclusasi sul 6-1), ha parlato a Tele Radio Stereo della sua squadra, di Luis Enrique e di alcuni talenti del gruppo giallorosso:
Complimenti per quello che sta facendo alla Roma Primavera. Qual è la prima cosa che dice ad un ragazzo nuovo che entra nello spogliatoio della Roma?
"Sicuramente il comportamento, il rispetto per le regole e avversari e l'umiltà. Una cosa su tutti e che loro si devono divertire".
Nel momento in cui un ragazzo passa in prima squadra ha più rammarico o soddisfazione?
"Soddisfazione. E' come aver vinto al Superenalotto ma senza poi aver vinto nulla. C'è la soddisfazione di aver dato un piccolo contributo. Oltra alla soddisfazione professionale c'è quella personale".
Siccome sono già saliti svariati giocatori, volevo chiederle di Nego...
"E' un ragazzo appena arrivato e risponde completamente ai concetti di un calcio moderno. E' un terzino che con leggerezza, tecnica e personalità si propone in avanti con maniera incredibile".
Nico López: c'è grande attesa su di lui..
"Bisogna attenderlo. E' giovane ed è venuto a Roma con tanti titoloni. Ha cambiato tutto nella sua vita e noi lavoriamo soprattutto sull'inserimento del ragazzo. E' un sinistro naturale ma ancora si deve completare".
Quanto è difficile per un ragazzo che ha assaggiato la prima squadra. Quanto è difficile gestirlo psicologicamente?
"Ogni soggetto risponde diversamente. E' chiaro che poi entriamo noi dello staff. Hanno un momento di sbandamento. La prima squadra per loro diventa un punto di riferimento ed è normale che poi hanno problemi. Ma sono cose normali".
Il procuratore in questi casi quanto influisce?
"E' delicato come discorso. Ci sono dei procuratori che seguono il calciatore in maniera positiva e chi invece pensa più al profitto, anche se quest'ultimi sono pochi. Il rapporto con il procuratore è fondamentale. Deve intervenire, calmare e a volte accellerare le situazioni".
Che rapporto ha con Luis Enrique? Lei sta tenendo il conto di quanti calciatori, ragazzi ha lanciato?
"No, onestamente non tengo un conto. Faccio sempre un discorso di staff. Loro mi aiutano tantissimo. Il nostro obiettivo è lanciare questi ragazzi. Luis Enrique? Il nostro rapporto sta entrando nel vivo. Loro hanno visionato ben 6 partite della Primavera dello scorso anno. Non ci hanno chiesto di cambiare il gioco. E' molto umile, aperta e diretta. Siamo contenti che Luis Enrique sia qui. Loro ritengono il settore giovanile come linfa vitale della società".
Come mai gioca con il 4-2-3-1?
"Bisogna rispettare le caratteristiche dei giovani. Un allenatore del settore giovanile si deve mettere al servizio dei ragazzi e non il contrario. Abbiamo determinati giocatori che se li sposti smettono di esistere".
Ma ieri Viviani che spinta gli ha dato?
"Ve ne racconto una. Lo scorso anno Mladen, ragazzo timido, a fine del derby di ritorno di Coppa Italia, mi ruppe una costola".
Quest'anni state vincendo partite con risultati roboanti. Sembra una squadra nettamente più forte?
"E' una squadra diversa rispetto lo scorso anno. Eravamo più concreti e stavamo meglio in campo. Quest'anno c'è qualità in tutti i reparti. E' questa la differenza".
Ci sono tutti i presupposti per la nascita di uno 'stile Roma'...
"Sottoscrivo".
Alberto De Rossi ha poi parlato anche ai microfoni di Sky Sport:
"Lo staff tecnico della prima squadra? Ho un rapporto stretto con Robert (Robert M.Gonzalez, ndr), il collaboratore di Luis Enrique. Abbiamo fatto molte riunioni. Loro seguono tutte le nostre partite e sanno tutto dei nostri ragazzi. Noi siamo molto soddisfatti per questo anche perché loro vengono da un settore giovanile all'avanguardia dal quale possiamo solo imparare. Una cantera giallorossa? Noi abbiamo un buon settore giovanile. C'è una società e un allenatore che credono in questo progetto, nei giovani. Caprari e Viviani sono una dimostrazione di questa grande attenzione nei nostri confronti. Il settore giovanile non è finalizzato a se stesso, per cui c'è una considerazione molto alta dei ragazzi del vivaio. Caprari? Va in una città e in una squadra di grande livello, con un allenatore bravissimo dal quale imparerà molto. Gli servirà per maturare tatticamente e tecnicamente. Quando tornerà lo troveremo sicuramente migliorato anche perché il campionato Primavera non è minimamente paragonabile a quello di serie B. Viviani? Il ragazzo ha voglia di imparare ed è preparato anche fisicamente. Spero possa trovare spazio in prima squadra".