Torino-Roma 0-1 - Da Zero a Dieci - Il gesto da campione di Kolarov non è la punizione, il tributo a Totti, i fuorigioco di Sadiq
0 – Gol subìti ma anche zero tiri in porta subiti. Zero.
1 – Un tiro, un gol, tre punti. Così come a Bergamo, Kolarov ha risolto rapidamente anche la gara contro il Torino. The Punisher.
2 – I tiri di Ünder. Tiri un po' fiacchi, poco convinti. Così come poco convincente è stato il suo possesso palla negli ultimi minuti. Con il Crotone potrebbe avere la sua occasione dal primo minuto.
3 – Ancora tre partite e poi sarà il derby. Derby che, quest'anno, non conta solo sulle rive del Tevere ma vede le romane in alto in classifica.
4 – Alla reattività di Sirigu sul gol di Kolarov. Il terzino giallorosso ha calciato bene, per carità, ma il portiere granata non è sembrato attentissimo.
5 – Le reti subìte dalla Roma in campionato. Miglior difesa insieme a Spalletti e Sarri.
6 – Le volte in cui Sadiq è finito in fuorigioco. Costante.
7 – I minuti giocati da Bruno Peres ieri. Alcune cose buone ma due brutti errori che hanno rischiato di innescare il contropiede avversario. Ha bisogno di recuperare soprattutto dal punto di vista mentale perché, nel corso dell'anno, serviranno tutti i giocatori.
8 – La Roma ha giocato più del solito sulla fascia destra contro il Torino. Siamo solitamente abituati a una Roma a trazione sinistra con l'asse Kolarov-Perotti. Il secondo ha iniziato in panchina, il primo ha aspettato il momento giusto per colpire e, complice un Niang pericoloso in avanti ma distratto in difesa, Florenzi è stato il giocatore con il maggior possesso palla, avendo tenuto il pallone l'otto per cento del tempo.
9 – Bella la punizione, certo, ma il gesto forse più significativo per descrivere l'importanza di Kolarov arriva nel finale, quando l'ex City fa una diagonale difensiva immensa su Iago Falque, finendo praticamente dall'altra parte del campo. Voto 9 a un piccolo, grande gesto simbolo di umiltà e intelligenza tattica. Personalità e sacrificio
10 – La sua maglia non è più in campo ma la il nome che l'ha indossata, entrato definitivamente nella leggenda, suscita ancora emozioni tali da spingere tutti i tifosi avversari ad applaudirlo ogni volta che la Roma va in trasferta. A Stamford Bridge, i tifosi hanno fatto di tutto per ritrarre Totti quando l'ormai dirigente giallorosso è sceso sul terreno di gioco. Applausi anche a Torino, l'onore delle armi.