Igor Zaniolo: "Ci vuole equilibrio nei giudizi. Nicolò è perfetto per il gioco di Fonseca. Futuro? Ha 4 anni di contratto"
Igor Zaniolo, papà di Nicolò, ha rilasciato un'intervista ai microfoni dell'emittente radiofonica Centro Suono Sport. L'ex calciatore ha parlato del futuro del figlio, in trattativa con la Roma per l'adeguamento contrattuale. Di seguito, le sue dichiarazioni: "Più forte io o Nicolò? Sicuramente Nicolò (ride, ndr). Lo dimostrano i fatti, ha esordito in Nazionale, in Serie A, ha segnato in Champions League. Un inizio splendido. Quando esordii io in Serie A a Messina, decisi poi di andare a Salerno in B, perché non avrei trovato spazio con Zampagna ed altri arrivi. Ho giocato a Roma con la Cisco, ho conosciuto tanto tempo fa questa squadra. Diverse critiche a Nicolò ultimamente, come mai? Nicolò sono due anni che non fa vacanze, l'anno scorso giocava in Primavera, si è ritrovato a vivere di tutto a livello emozionale, ci sta che arrivi un po' scarico a fine anno, poi a volte a mio giudizio ha giocato fuori ruolo, ma ci può stare un calo di rendimento. Ci vuole equilibrio, dal dargli la maglia numero 10 a definirlo un bluff, mi sembra esagerato. Il Ruolo migliore per Nicolò? Per me lui dovrebbe giocare a sinistra nel suo piede, come mezzala in un centrocampo a tre. Diversi tecnici lo considerano tale, soprattutto Mancini. Poi nella Roma con Di Francesco e Ranieri per necessità si è adattato in altri ruoli, ha un impatto fisico importante ci sta che venisse adattato sulla fascia rispetto ad altri ragazzi, ad esempio Pellegrini non poteva finire sulla fascia. Come sta vivendo questi giorni un po' complicati? È tranquillo, non avverte il peso delle critiche, ci sta un momento particolare, come accade a tutti i calciatori, basta solo attendere che passi il temporale.
Quello che ha fatto non gliel'ha regalato nessuno, è lui che fa la doppietta al Porto, i gol in A, gli esordi con giocate importanti. Come ho reagito quando ho saputo dell'esordio in Champions League? Ho pensato che fosse uno scherzo, all'inizio non l’ho vissuta benissimo perché temevo che potesse andare nel pallone subito, contro i mostri sacri del Real, invece ha retto il colpo bene e da lì è partita. Scarso integramento dei giovani nello spogliatoio della Roma? Per quello che ha vissuto Nicolò no, anzi. Ha da subito instaurato un rapporto forte con i big della Roma. Io so che era un gruppo abbastanza coeso, poi per tanti motivi non ha reso per quanto poteva e doveva, ma il gruppo era ottimo. Perché l'Inter lo ha scartato? Lì è stata scaltra la Roma, l’Inter voleva Nainggolan a tutti i costi e la Roma è stata brava a prendersi Nicolò. L'importanza di Totti e De Rossi per l'inserimento di Nicolò? Sono stati fondamentali, li hanno sempre consigliato, gli sono sempre stati vicino, gli hanno sempre dato consigli utili, accompagnandolo nella sua esperienza romana, facendogli capire cosa fosse la Roma. Differenza di rendimento con Di Francesco e con Ranieri, il futuro con Fonseca? Per un giovane è fondamentale la fiducia, Di Francesco ha capito che Nicolò avesse bisogno di fiducia e gliel'ha data, mentre Ranieri per varie contingenze gliene ha data meno. Conosco poco Fonseca, ma vorrà una squadra di corsa, fresca, con un gioco offensivo, che si sposa perfettamente con le caratteristiche di Nicolò. Se mi sento di dire qualcosa ai tifosi della Roma? Date fiducia alla società, perché peggio dell’anno scorso non può andare, l’obiettivo è tornare in Champions League e quindi siate fiduciosi. C'è bisogno di esser tutti uniti per arrivare ai risultati, Roma non è una piazza facile, ma la squadra andrà sostenuta. Nicolò rimarrà a Roma? Ha un contratto di quattro anni, non vedo motivo di pensare che vada via. Poi se ci sono altri problemi societari non dipende da lui, ha 4 anni di contratto e non vedo motivo per cambiare. Al momento non sappiamo ancora con chi parlare, il direttore sportivo non è stato ancora ufficializzato, appena messo apposto l'organigramma della società sicuramente saremo i primi ad essere chiamati".