Una Roma rovesciata da Ranieri

20.05.2019 21:45 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Una Roma rovesciata da Ranieri
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Uno dei problemi che ha convinto la dirigenza della Roma a operare a marzo il cambio di allenatore era il rendimento difensivo fortemente deficitario: quando Eusebio Di Francesco è stato sollevato dal suo incarico, i giallorossi erano la decima difesa del campionato, con 36 gol subiti in 26 partite. Il primo compito di Claudio Ranieri era quello di registrare il reparto arretrato e il tecnico di San Saba è riuscito nel suo intento: sono 11 i gol subiti dalla Roma nelle 11 partite disputate con lui in panchina, il terzo rendimento difensivo nel periodo, alle spalle di Atalanta (7) e Inter (10) e al pari del Bologna, che però deve ancora giocare la sua undicesima partita; al di là dei numeri, giocatori come Federico Fazio o Steven Nzonzi - che difensore non è, ma che spesso ha dovuto fare da schermo difensivo - hanno visto migliorare il proprio rendimento grazie al sistema di gioco più conservativo del nuovo tecnico. Lo 0-0 di due giorni fa contro il Sassuolo è stata la quinta partita su undici in cui la Roma non ha subìto gol (erano state quattro in tutto il resto della stagione), ma è stata anche la prima, sempre con Ranieri in panchina, in cui non è riuscita a segnare.

Uno stop, dettato più da imprecisione e sfortuna che da mancanza di occasioni, che ha però dato concretezza al peggioramento del rendimento offensivo: con Di Francesco la Roma aveva segnato 49 gol in 26 partite ed era il terzo attacco del campionato, con Ranieri i gol segnati sono 15 in 11, undicesimo rendimento offensivo nel periodo, difetto ulteriormente sottolineato dalla mancanza di gol su azione nelle prime tre gare (due calci piazzati con l’Empoli, un calcio di rigore con SPAL e Napoli) e dai pochissimi gol segnati dalle punte, rigori esclusi: tre reti per El Shaarawy, due per Džeko, una per Schick e Perotti, zero per Kluivert e Ünder. Una Roma praticamente rovesciata tra la prima e la seconda parte di stagione, che comunque non ha saputo agguantare l’obiettivo Champions League.