Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Parma 1-0

20.02.2012 11:00 di  Gabriele Chiocchio   vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Parma 1-0
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Quella di ieri non è stata di certo la miglior prestazione della carriera di Sebastiano Peruzzo, che si è reso protagonista di qualche decisione certamente poco convincente. Decisioni che però ci interessano poco e delle quali non parleremo, per trattare invece un paio di episodi curiosi dal punto di vista regolamentare: il nostro scopo non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Allo scoccare del primo minuto di recupero del primo tempo, il secondo assistente di Peruzzo ha segnalato un fuorigioco ad Aleandro Rosi, che, al momento del tocco del pallone da parte di un suo compagno (Juan), si trovava fuori dal terreno di gioco, oltre la linea di porta (ufficiosamente denominata "linea di fondo"). L'infrazione è stata correttamente ravvisata dall'assistente, in quanto:

Ogni calciatore difendente che esce dal terreno di gioco per qualsiasi ragione senza l'autorizzazione dell'arbitro, dovrà essere considerato, ai fini del fuorigioco,come se fosse sulla propria linea di porta o su una linea laterale fino alla prima interruzione di gioco. Se il calciatore esce dal terreno di gioco intenzionalmente,
dovrà essere ammonito alla prima interruzione di gioco.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2001, Interpretazione delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla regola 11, "Il Fuorigioco").

Non essendoci stati altri due calciatori del Parma sulla linea di porta o fuori dal campo, Rosi era ovviamente in posizione di fuorigioco e l'infrazione è stata commessa quando ha ricevuto il pallone passatogli da Juan.

Nel finale, la Roma ha usufruito di un calcio di punizione nei pressi della linea laterale sotto la Tribuna Tevere. Nel corso di quest'azione, il neoacquisto Marquinho ha toccato il pallone, facendolo muovere, e lo ha lasciato a Francesco Totti, che ne ha mantenuto il possesso finché ha potuto. L'azione è regolare, in quanto:

Procedura

Calcio di punizione all'esterno dell'area di rigore
 tutti i calciatori della squadra avversaria devono trovarsi ad almeno m. 9,15 dal pallone fino a quando questo non sia in gioco;
 il pallone è in gioco non appena è calciato e si muove;
 il calcio di punizione deve essere eseguito dal punto in cui è stata commessa l'infrazione o dalla posizione in cui si trovava il pallone quando si è verificata l'infrazione (a seconda del tipo di infrazione)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 13 "Calci di Punizione")

Questa tipologia di azione desta a volte alcuni dubbi, giacché fino a qualche tempo fa il pallone veniva considerato in gioco solo se, dopo il tocco, avesse percorso un giro completo della sua circonferenza in avanti. Marquinho ha toccato il pallone che si è mosso, dando il via all'azione di gioco e permettendo a Totti di giocarlo come meglio ha creduto di fare.