Tentazione Alisson

14.01.2018 19:50 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Tentazione Alisson
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© foto di Federico Gaetano

La Roma si appresta a tornare al lavoro: per oggi è atteso il rientro nella capitale di tutti i giocatori della rosa, che riprenderanno ad allenarsi domani con una doppia seduta. Tra loro c’è Alisson, ieri a Milano per la Fashion Week, il cui futuro è stato oggetto di indiscrezioni di mercato negli ultimi giorni: si è partiti addirittura da voci di un accordo già trovato con il Liverpool, poi si è parlato di Paris Saint-Germain e Real Madrid. Non le ultime arrivate per uno che è il titolare di una delle nazionali favorite il prossimo giugno in Russia e che non ha chiuso del tutto le porte a un suo addio, da consumarsi eventualmente a fine stagione. È più che altro la Roma, legata alle solite esigenze finanziarie, a dover capire cosa voler fare del suo numero 1, in cui - ai tempi di Walter Sabatini - ha creduto con forza e di cui si sta godendo prestazioni di altissimo livello, con 12 clean sheet (merito, ovviamente, anche della difesa che ha davanti) di cui 3 in Champions League, gli stessi ottenuti dalla Roma nelle precedenti 39 partite nella competizione, la migliore differenza nel girone d’andata tra expected goals (i gol che, statisticamente, si subiscono dai tiri ricevuti, in questo caso 15,32) e reti effettivamente subite (12, prima delle due incassate dall'Atalanta) e tante parate decisive per i singoli risultati. Un trend nettamente positivo, in controtendenza rispetto a quello di parecchi altri singoli, che ha ingolosito le big europee e che sta facendo tentennare i giallorossi, che da lui potrebbero ottenere una grossa plusvalenza con cui sistemare il bilancio in corso, o magari il prossimo sulla scia di un Mondiale positivo: al prossimo 30 giugno il suo valore residuo sarà presumibilmente di poco meno di 5 milioni (6,640 al 30 giugno 2017).

Una tentazione che, però, cozza con l’idea di dare stabilità a un ruolo che in questo millennio ha visto alternarsi tanti, troppi, protagonisti, comunque più di quelli che hanno riempito la porta delle rivali: senza confrontarsi con le 17 stagioni da juventino di Buffon, si può pensare alle 6 da interista di Handanovic, successore di Julio Cesar titolare addirittura per 7, o alle 4 (che non sono state 5 solo per scelta del calciatore) di Reina al Napoli, erede di un De Sanctis guardiano dei pali per altre 4, o alle 5 annate e mezzo di Federico Marchetti dall’altra parte del Tevere. Per avvicinarsi a tali numeri dalle parti di Trigoria bisogna tornare ai tempi di Doni, titolare per tre intere annate (dal 2006 al 2009, infortuni a parte) e un paio di spezzoni (gran parte del 2005-2006 e l’ultimo stralcio del 2010-2011), con lo stesso Francesco Antonioli, Campione d’Italia, scavalcato due volte da Ivan Pelizzoli, prima per titolo e poi per rendimento. Rendimento alto, costo basso e contratto ancora lungo (scadenza 2021): ci sono tutti i presupposti per far sì che Alisson possa diventare un perno della Roma del presente e del futuro a medio termine. Sta solo ai giallorossi decidere se questo accadrà o no.