Roma tutt'altro che in affanno: manita e tanti saluti al Carpi

27.09.2015 06:00 di  Alfonso Cerani   vedi letture
Roma tutt'altro che in affanno: manita e tanti saluti al Carpi
© foto di Vocegiallorossa.it

Nonostante il campionato sia iniziato da poco, la Roma si trova già di fronte a un bivio: vincere per continuare ad alimentare sogni di gloria, oppure perdere altri punti per strada e rincorrere gli altri come ha fatto nelle ultime stagioni. Al di là del nome dell'avversario non proprio altisonante, il Carpi, i giallorossi devono dare un segnale a i propri tifosi, e cioè convincerli che i buoni propositi fatti a inizio stagioni sono rimasti intatti. Dimenticare le ultime partite e ripartire. Questo il proposito di Rudi Garcia, che schiera nel 4-3-3: De Sanctis in porta, chiamato a non far rimpiangere più di tanto Szczesny; Maicon, Manolas, De Rossi e Digne in difesa. Linea mediana formata dai tre insostituibili Pjanic, Keita, Nainggolan. In attacco si rivede Gervinho dal 1', affiancato da Dzeko e Salah. Tra gli ospiti c'è Borriello là davanti in coppia con Matos.

Comincia la sfida e l'atteggiamento dei giallorossi sembra quello giusto: calcio d'angolo al 3' sul quale svetta imperioso Keita. Il colpo di testa del maliano termina però di poco alto. Al 9' squillo di Dzeko: palla dentro di Nainggolan, la sfera filtra e il bosniaco, dopo una finta, conclude rasoterra, facile per Brkic. La squadra di Garcia continua a esercitare pressione sugli avversari: Salah è imprendibile sulla destra; l'egiziano però sembra predicare nel vuoto e il Carpi si salva nuovamente. Sulla fascia opposta Gervinho fa lo stesso, ma senza trovare compagni pronti alla finalizzazione. Passato il quarto d'ora, il Carpi mette paura all'Olimpico. Il protagonista dell'azione è l'ex Borriello, il quale fa tutto da solo chiamando De Sanctis alla parata provvidenziale. Sul primo dribbling dell'attaccante, si fa male Keita, costretto a uscire dal campo: al suo posto finalmente si vede Vainqueur. Poi Dzeko si presenta a tu per tu con Brkic graziandolo. Sul conseguente tiro dalla bandierina, la palla finisce sui piedi di Digne che prova di potenza col mancino; a centro area irrompe Manolas, il quale stoppa e fa 1-0. Ma il primo tempo non finisce qui! Dzeko avanza per vie centrali e viene atterrato al limite dell'area da Cofie. Le punizioni sono appannaggio di Pjanic e il numero 15 non fallisce mai: è 2-0 dalla sua mattonella! Ma la Roma è impietosa e calpesta ciò che rimane del Carpi: bolide dalla distanza di Maicon; Brkic fa quel che può ma serve di fatto Gervinho che incrementa il vantaggio di un altro gol. Le reti di distanza tornano però subito due perché Borriello segna di testa qualche minuto più tardi. Il neo entrato Vainqueur potrebbe bagnare l'esordio con un gol su un tiro dalla distanza; Brkic stavolta risponde presente. Per i primi 45' può bastare e le squadre si avviano negli spogliatoi.

Nella ripresa c'è il capitano in campo al posto di Dzeko e la Roma cammina sul velluto. Su una palla persa dal Carpi interviene Salah, il quale serve Totti. La velocità in campo aperto non è più quella di una volta, ma il capitano riesce comunque a concludere verso la porta; Brkic ci mette una pezza facilitando il tap-in vincente di Salah. È 4-1 per la Roma. Nell'azione si fa male Totti e la sua partita dura pochissimi minuti, ma abbastanza per lasciare il segno. Nainggolan è un po' impreciso nel secondo tempo e, in seguito a una sua disattenzione, Borriello potrebbe raddoppiare senza però riuscire a inquadrare la porta. Poco più tardi la Roma cala il pokerissimo: iniziativa sulla destra di Maicon, il brasiliano propone il cross e Digne di testa da due passi segna il primo gol in giallorosso, come Manolas. Gervinho vuole spazzare via con una doppietta tutto quanto di brutto si è detto sul suo conto, ma i suoi propositi sbattono sul palo. Al 75' Maicon rovina una buona prestazione con un fallo da rigore su Di Gaudio. Si incarica della battuta Matos, il quale però è fermato da De Sanctis anche sulla ribattuta. Di lì in poi succede poco o nulla e la partita procede stancamente fino al 90'. La Roma in un colpo solo vince, convince e allontana le critiche.