La Roma in Nazionale - Francia-Bosnia 1-1: grande partita di Pjanic contro i galletti
Altra grande dimostrazione di valore, altra partita in cui Miralem Pjanic ha saputo mettere in mostra ciò che sa fare con il pallone tra i piedi. Nell'uno a uno tra Francia e Bosnia Herzegovina, il centrocampista giallorosso ha deliziato gli spettatori dello "Stade de France" con un'altra bellissima prestazione, che ha contribuito a far ben figurare la sua nazionale al cospetto dei più quotati blues.
Il pareggio - scaturito dalla gemma di Dzeko sul finire del primo tempo e dal rigore di Nasri nella ripresa - premia la Francia, che conquista la testa del Gruppo D; la Bosnia di Pjanic, invece, sfiora il colpaccio ma deve accontentarsi della seconda posizione. Il giallorosso, a fine gara, è stato premiato come uomo partita nonostante non sia stato lui a timbrare il vantaggio: non ha segnato ma ha, infatti, offerto una prestazione suprema. Tantissimo il movimento senza palla, preziosissimo il suo gioco nella mediana bosniaca, insidiose le sue ripartenze, pericolose le sue conclusioni: ha messo in apprensione la retroguardia francese, che ha spesso dovuto ricorrere al raddoppio di marcatura, e ha trascinato la Bosnia in una gara difficile, importante, delicata.
In vista del derby, dunque, la Roma può sorridere: il "piccolo principe" è in forma smagliante. I due match disputati con la maglia della sua nazionale contro Lussemburgo (contro cui ha anche messo a segno un gol bellissimo) e Francia possono considerarsi una vera e propria cartina tornasole, il cui risultato è assolutamente incoraggiante per i colori giallorossi: Pjanic c'è, sta crescendo in maglia romanista, e si sta confermando sempre più ad altissimi livelli. Lui si dice innamorato di Roma, del suo tifo, della sua gente. L'Urbe lo sta facendo maturare, e ovviamente questa cosa lo riempie di eccitazione. L'entusiasmo poi, si sa, porta altro entusiasmo, e voglia di giocare, e sicurezza nei propri mezzi. Le qualità, Pjanic, le l'ha, la costanza la sta man mano acquisendo: sta dimostrando, in pratica, di avere tutte le carte in regola per trasformarsi in un grande campione. E se queste sono premesse... c'è veramente da star tranquilli.