L'imbattibilità di Nzonzi vertice basso
La Roma resta aggrappata al difficile treno Champions League con la vittoria nel finale conseguita con la Juventus. Della serata si ricorderanno sicuramente i gol di Florenzi e Dzeko e le parate di Mirante, sebbene ci sia stato un altro protagonista inatteso passato forse in secondo piano: Steven Nzonzi.
Reduce dalla vittoria del Mondiale di Russia, pur con un ruolo marginale, tra la Roma e il centrocampista transalpino non è stato amore a prima vista. Infatti, in molti ne hanno criticato l’acquisto, dal momento che l’ex ds Monchi ha dovuto sborsare ben 26,65 milioni di euro (più 4 di bonus) per un giocatore che il 15 dicembre compirà 32 anni. Inoltre, il numero 42 ha sottoscritto un contratto sino al 2022 per 3,1 milioni di euro a stagione, cifra anch’essa soggetta a innumerevoli critiche.
A parte le questioni economiche, è il campo quello che deve parlare e, senza dubbio, Nzonzi ha disputato un’annata altalenante (non l'unico). Nonostante ciò, complice anche un De Rossi a mezzo servizio perché fermato spesso da guai fisici, il campione del Mondo è stato spesso impiegato titolare sia da Di Francesco che da Ranieri, come testimoniato dalle 33 partite complessive in tutte le competizioni.
Nella sfida di domenica contro la Juventus, Nzonzi è stato il faro assoluto del centrocampo. Accompagnato dalle mezzali Pellegrini e Zaniolo, il transalpino ha agito così da vertice basso e vinto tutti i duelli e i contrasti possibili, impedendo possibili ripartenze con il suo senso della posizione. La prestazione è stata talmente positiva che Ranieri si è potuto permettere di preservare il rientrante De Rossi che, come spiegato dal mister nel post-gara, aveva appunto chiesto di non partire titolare perché non al meglio, dando disponibilità in corso d’opera.
Durante la stagione, Nzonzi ha ricoperto tale ruolo in 6 occasioni, in cui la Roma non ha mai perso conquistando 4 vittorie (Roma-Viktoria Plzen 5-0, Chievo-Roma 0-3, Roma-Bologna 2-1, Roma-Juventus 2-0) e 2 pareggi (Roma-Chievo 2-2, Roma-Fiorentina 2-2). Tra l’altro, eccezion fatta per la sfida contro i felsinei dove ha riscattato un pessimo primo tempo con un secondo migliore, il centrocampista francese ha sempre raccolto prestazioni positive, con tanto di assist vincente per El Shaarawy nella trasferta di Verona.
Forse non sarà quel tipo di giocatore che, per caratteristiche, fa impazzire il tifoso medio, ma dopo quanto mostrato contro la Juventus che, pur priva di motivazioni, è comunque la squadra che domina la Serie A da 8 anni, appare difficile che Ranieri possa privarsi di lui contro Sassuolo e Parma.
In attesa di capire se proseguirà o meno la sua avventura nella Capitale, con il giocatore che piace a Marsiglia, Arsenal e Siviglia, Nzonzi potrebbe essere l’asse portante del centrocampo nelle ultime due sfide che potrebbero valere l’Europa. Possibilmente quella che conta di più.