Il pagellone del 2014

01.01.2015 17:00 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Il pagellone del 2014
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Si è chiuso un 2014 molto positivo per i colori giallorossi, ormai impegnati stabilmente nella lotta per lo scudetto e tornati nell'Europa tra i grandi con le sfide contro i cmapioni di Germania, Inghilterra e Russia. Di seguito il pagellone del 2014 realtivo ai giocatori attualmente in rosa!

Lobont sv: non ha molte occasioni per mettersi in mostra ma dentro lo spogliatoio è un leader silenzioso. Così lo descrisse il preparatore dei portieri, Guido Nanni, l'anno scorso: “Lo interpreto come il silenzio che parla. Tante volte i silenzi sono anche più duri dell'urlo. Non molla mai, se salta l'allenamento è perché o ha 46 di febbre o gli manca una gamba”.

De Sanctis 6: Bene lo scorso campinato quando, nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa, ha risposto con prontezza. Quest'anno alcuni errori hanno macchiato la sua prima parte di stagione.

Skorupski 6: è arrivato in Italia senza conoscere nulla del nostro calcio, nemmeno la lingua. Ha lavorato in silenzio e nel 2014 ha trovato l'esordio sia in serie A e sia, soprattutto, in Champions League, avendo giocato a Manchester e a Monaco a causa di alcuni problemi fisici accusa da De Sanctis.

Maicon 7.5: purtroppo ogni tanto qualche guaio muscolare lo costringe a fermarsi ai box. Lui scalpita, ha 33 anni ma ha la voglia di un ragazzino e quando scende in campo è quasi sempre determinante, con le sue cavalcate furiose sulla fascia destra.

Yanga-Mbiwa 6.5: arrivato a Roma in sordina, come quarto centrale, si è pian piano conquistato sempre più spazio, anche a causa del problema occorso a Castan. Qualche sbavatura ma anche tante ottime prestazioni per il centrale francese in prestito dal Newcastle.

Astori 6: è stata una delle più gustose storie estive. Sembrava tutto fatto con la Lazio quando, all'improvviso, si è inserito di forza Walter Sabatini, strappandolo ai biancocelesti e rinforzando così il reparto difensivo. Si contende una maglia da titolare con Yanga-Mbiwa e il ballottaggio andrà avanti per tutta la stagione.

Cholevas 6.5: arrivato senza troppo clamore, ha passato le prime settimane a capire come funzionasse il nostro calcio. A causa delle opache prestazioni di Cole, è stato più volte buttato nella mischia da Garcia e il greco l'ha ripagato con un euro gol contro l'Inter, che gli ha dato forza e fiducia nei propri mezzi.

Cole 5: è arrivato a Roma accolto da una folla festante. I giallorossi speravano di replicare l'operazione Maicon dell'anno precedente ma l'inglese, fin qui, ha deluso e già si parla di una sua cessione a gennaio o a giugno.

Torosidis 6: inizia l'anno alla grande e con un suo gol piega la Samp e manda la Roma ai quarti di Coppa Italia. Finisce bene la stagione ma alcune prestazioni di questa prima parte di campionato non hanno convinto e, come vice Maicon, è sembrato più affidabile Florenzi.

Balzaretti sv: spesso esaltiamo i gesti in campo dei calciatori, gli assist, i gol, le belle giocate. L'ex terzino del Palermo non ha potuto fare niente di tutto ciò a causa di un problema fisico che lo tiene lontano dai campi di gioco da più di un anno: “In questo momento c’è solo la speranza. Non so né se né quando tornerò a giocare, ma io ce la metterò tutta – ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa del settembre scorso -. Non so se potrò tornare a giocare, ma ce la sto mettendo tutta”.

Manolas 7: è arrivato con il difficile compito di non far rimpiangere Benatia. Le aspettative su di lui sono state altissime fin da subito ma il greco se l'è cavata alla grande, calando un pochino solo nell'ultima parte di dicembre.

Castan 6: bene nella prima parte del 2014. Poi, non per colpa sua, non ha potuto aiutare la squadra in questa prima parte di stagione a causa del cavernoma che l'ha costretto a fermarsi e a operarsi al cervello. Ora sta lottando per rientrare il prima possibile perché il campo gli manca e, soprattutto, lui manca a tutti i tifosi della Roma.

Emanuelson sv: arrivato a paramentro zero, è stato impiegato in alcune amichevoli estive e poi accantonato senza troppi fronzoli da Rudi Garcia, che non l'ha nemmeno inserito nella lista Champions.

Pjanic 7: gli manca la continuità del campione ma non i colpi da fuoriclasse, che hanno spesso tirato fuori dai guai la Roma.

De Rossi 6: non un anno particolarmente brillante per il centrocampista di Ostia, che ha finito lil 2014 circondato da innumerevoli notizie extra calcio che hanno messo a dura prova la serenità del giocatore giallorosso. In campo ultimamente fa fatica a essere decisivo ma sul piano dell'impegno non gli si può rimproverare proprio nulla.

Keita 6.5: il professore è arrivato a Roma in punta in piedi, conquistandola in breve tempo con eleganza e professionalità. Trasmette una serenità e una tranquillità tali da renderlo quasi un marziano in un ambiente schizzofrenico come quello romano.

Florenzi 7: poiché fare il centrocampista centrale, la mezzala e l'esterno non gli bastava, quest'anno si è improvvisato anche vice Maicon, assolvendo il compito con entusiasmo ed efficacia. Alla parola duttilità, sul vocabolario, è ormai associata la sua foto.

Paredes sv: quasi mai schierato in prima squadra, su di lui la Roma punta parecchio e molto probabilmente verrà riscattato dal Boca per continuare a crescere nella Capitale.

Nainggolan 8: è arrivato venendo definito la riserva più pagata al mondo. Nessuno si stupirebbe più di tanto se si venisse a sapere che questo ha motivato ancor di più il giocatore che, pian piano, ha conquistato Rudi Garcia. Il tecnico francese ormai non lo leva praticamente più dal campo e l'ex Cagliari dimostra di avere un'energia inesauribile per trascinare la squadra dal primo all'ultimo minuto, con la stessa grinta con la quale risponde su Twitter ai tifosi avversari che lo provocano.

Uçan sv: da quel poco che abbiamo potuto intravederlo, ha un pregevole tocco di palla. Ora dovrà trovare continuità per poter mostrare il suo valore e potrebbe quindi lasciare Roma a gennaio per farsi le ossa.

Strootman sv: l'infortunio è arrivato come una mazzata tra capo e collo del giocatore. Dopo 8 mesi il calvario è finito e, a novembre, l'olandese è tornato in campo ma è lontano parente dello splendido calciatore ammirato nei primi mesi capitolini. Dovrà tornare al 100% sia fisicamente e sia mentalmente ma la Roma non ha fretta perché sa di avere in casa uno dei più forti centrocampisti europei.

Totti 7: gli anni passano e sarebbe impossibile pretendere dal Capitano giallorosso la continuità di qualche anno fa. Alla tenera età di 38 anni, il numero dieci giallorosso mostra però la stessa voglia di un 18enne e questo aiuta parecchio anche perché la classe è rimasta immutata e, quando è in giornata, il suo solo piede destro vale tutti i soldi del biglietto. Dal primo all'ultimo.

Destro 6: non gioca, è scontento e non fa nulla per nasconderlo, sia fuori dal campo e sia in campo, con prestazioni spesso insufficienti. Vuole andare via e sarà accontentato, se non ora molto probabilmente a giugno.

Gervinho 7.5: quando accelera è imprendibile. Se facesse sempre la cosa giusta potrebbe contendere il pallone d'oro a Messi e Ronaldo ma anche così la Roma deve tenerselo ben stretto perché spesso è lui ad accendere la squadra e a seminare il panico tra gli avversari.

Iturbe 5.5: è arrivato la Roma con l'enorme responsabilità di mostrare di valere i soldi spesi per strapparlo al Verona. Un macigno enorme sulle spalle di un ragazzo con tanta voglia di crescere ma che ha bisogno di fiducia e di giocare con tranquillità. Roma lo aspetta.

Ljajic 6.5: finisce la scorsa stagione così e così e sembra destinato a lasciare, mestamente, la Capitale. Viene accostato alle squadre di mezza Europa ma alla fine rimane e Garcia prova a valorizzare il diamante grezzo, la cui tecnica e classe consentono alla Roma di tenere il passo della Juventus. Sembra aver messo la testa a posto e, dovesse continuare così, sarà tra i migliori acquisti della scorsa stagione.

Borriello sv: non gioca mai e questo sarà l'ultimo suo anno del suo lungo contratto.

Sanabria sv: spesso incanta con la Primavera di Alberto De Rossi e si aspetta solo che possa fare il salto di qualità in prima squadra.

Garcia 7.5: lo scorso anno sorprende tutti e conquista un secondo posto preziosissimo e sul quale nessuno, a inizio stagione, avrebbe scommesso un euro. Quest'anno tiene il passo della Juve e assaggia un po' di Champions League. Commette qualche errore ma, se riuscirà a non farsi trascinare dall'entusiasmo  romano, potrà portare la Roma molto in alto.