“Cerchiamo di giocare la palla con velocità e con qualità, ci cambia la vita”: una frase per raccontare il De Rossi allenatore
Nella sua conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore della Roma, De Rossi ha spiegato di non sopportare gli allenatori che pronunciano le parole “il mio calcio”, spiegando che solo i grandi come Guardiola possono dire una cosa del genere. Secondo queste sue dichiarazioni, a oggi sarebbe impossibile parlare del “calcio di De Rossi”, perché - per sua stessa ammissione - è ancora presto per parlarne. Proviamo quindi a farlo cercando di capire a quale calcio De Rossi si ispira e quali sono i fondamenti di questa idea di calcio.
QUALITÀ E VELOCITÀ - Da quello che è emerso dai primi dieci giorni del “De Rossi allenatore” due sembrano i concetti chiave del calcio che piace al nuovo tecnico giallorosso: qualità e velocità. Due parole ripetute già più e più volte da DDR, tanto nelle interviste, quanto negli allenamenti. "Qualità, qualità, qualità, non ci accontentiamo. Cerchiamo di giocare la palla con velocità e con qualità, ci cambia la vita", ha urlato De Rossi ai suoi giocatori nel corso dell’allenamento di ieri. Dopo la sua partita d’esordio contro l'Hellas Verona aveva invece dichiarato: “Penso che sia importante avere il dominio e la gestione della palla. Dobbiamo lavorare sulla velocità, andare piano con il possesso palla è controproducente. Se facciamo le giocate a un tocco e velocemente, ha un senso, se no non addormentiamo la partita ma ci addormentiamo noi. Tutte le squadre sono allenate bene, se fai il possesso palla piano, ti ammazzano. Se lo facciamo con velocità, credo ci divertiremo con i giocatori che abbiamo”.
ANCHE MOU NE PARLÒ, MA POI... - Qualità e velocità sono il mantra su cui De Rossi sta battendo in questi suoi primi giorni da allenatore, due concetti che aveva a cuore anche il primo José Mourinho. Nel suo primo anno a Roma, infatti, lo Special One si era spesso lamentato del basso tasso tecnico e qualitativo della rosa a sua disposizione. Mou, però, si è dimostrato (come sempre nella sua carriera) un allenatore pragmatico e ha preferito far giocare alla sua Roma un calcio meno qualitativo. Soprattutto nell’ultima stagione, la squadra ha spesso giocato cercando Lukaku con i lanci lunghi, cosa che invece ora vedremo con più difficoltà. Il De Rossi allenatore, infatti, non sembra disposto a scendere a compromessi in questo senso e non vuole rinunciare al possesso, alla qualità e alla velocità. La prima prova, contro l'Hellas Verona, ha dimostrato già un cambio di mentalità e una ricerca molto più intensa del possesso palla rapido. Nel primo tempo la squadra ha risposto bene, nella ripresa – invece – ha fatto più fatica, anche a causa di un calo fisico. Per praticare questo tipo di calcio, infatti, la condizione fisica è fondamentale e, se non si è al top della condizione, si rischia solo di prendere tanti contropiedi.
CONCETTI PIÙ IMPORTANTI DEL MODULO - Da quanto visto fin qui, inoltre, qualità e velocità sono per De Rossi anche più importanti del modulo. Nel finale di gara, quando la squadra iniziava a essere più in difficoltà e l'Hellas Verona spingeva alla ricerca del pareggio, DDR è infatti tornato al 3-5-2, mettendo la squadra in una situazione confortevole. Vedendo i suoi giocatori un po’ in affanno, De Rossi ha capito di doverli mettere più a loro agio e di dover quindi tornare al modulo utilizzato per tutta la prima parte di stagione. I concetti, quindi, vengono prima dello schieramento in campo per De Rossi, così come ripetono tutti i grandi allenatori a cui DDR si ispira (Guardiola, De Zerbi, Spalletti, Luis Enrique).
PINTO AL LAVORO PER METTERE IN CAMPO "IL CALCIO DI DDR" - Infine, anche le richieste fatte alla società per il mercato raccontano qual è l’idea di calcio di De Rossi. Angelino e Baldanzi sono due profili utili sì per il cambio modulo e il passaggio alla difesa a quattro, ma anche e soprattutto per alzare il tasso qualitativo della squadra. Mentre con Mourinho si puntava spesso a giocatori fisici e dominanti, DDR ha invece chiesto due giocatori brevilinei e che fanno della tecnica la loro miglior qualità. Due calciatori che andrebbero ad aggiungere qualità e velocità alla rosa giallorossa e, di conseguenza, al possesso palla. Se Pinto riuscirà a regalarglieli, De Rossi sarà sicuramente facilitato nel riuscire a mettere in campo il “suo calcio”, anche se parlarne – come ci ha detto lui stesso – è ancora presto.
Prossima partita: Salernitana-Roma, lunedì 29 gennaio ore 20:45
ROMA (4-3-2-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Llorente, Kristensen; Bove, Cristante, Pellegrini; Dybala, El Shaarawy; Lukaku.
A disp.: Boer, Svilar, Celik, Zalewski, Pagano, Pisilli, Joao Costa, Golic, Oliveras, Belotti, Aouar.
All. Daniele De Rossi
Ballottaggi: Rui Patricio/Svilar.
In dubbio: Huijsen (sovraccarico agli adduttori).
Diffidati: Kristensen, Llorente.
Squalificati: Paredes.
Indisponibili: Abraham (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro) Smalling (infiammazione tendinea), Renato Sanches (trauma distorsivo alla caviglia sinistra), Ndicka (in Coppa d’Africa), Azmoun (in Coppa d'Asia), Spinazzola (lesione al quadricipite sinistro).