Buono il rientro di Piris, Marquinhos ha personalità da vendere, ottima l'intesa con Castán

Vocegiallorossa.it

Nella sfida dell'Olimpico tra Roma e Atalanta, nel giorno della Hall of Fame, Zeman tiene fuori - a sorpresa - Burdisso schierando Marquinhos e reintegra Piris negli undici titolari dopo la bocciatura con il Bologna. Tutto sommato una scelta azzeccata visto che i due hanno ben figurato nel 2-0 dei giallorossi contro l'Atalanta di Colantuono.

PIRIS - Primo tempo un po' in ombra, macchiato dall'errore (grave) sul fuorigioco che permette a Denis di presentarsi solo davanti a Stekelenburg; più di qualche confronto perso con Moralez che nei primi 45 minuti gli sguscia via un po' troppo facilmente. Molto meglio nella ripresa, dove un paio di interventi importanti (sullo stesso Moralez) gli permettono di affrontare il resto della gara con più fiducia. Ad inizio ripresa tenta anche un gran tiro dalla distanza, ad incrociare, che non esce di moltissimo. Ancora un errore di posizione, però, sul gol annullato a Denis: è proprio il paraguaiano a tenere in gioco El Tanque, ma il guardalinee alza erroneamente la bandierina. In netto miglioramento rispetto alle prime uscite.

MARQUINHOS - Zeman lo schiera a sorpresa al posto di Burdisso e lui ripaga la fiducia del boemo fornendo un'ottima prestazione. Alcuni anticipi di buona fattura su Denis, va a salvare su Brivio a porta vuota dopo l'erroraccio del nerazzurro. Ha mostrato sin dai primi minuti sicurezza e personalità nonostante l'età. Ottima la coppia formata con Castán, anche se l'Atalanta ha avuto troppe occasioni (soprattutto nel primo tempo) per portarsi in vantaggio. Si prende gli applausi dell'Olimpico quando a fine gara sventa un pericolo sulla fascia sinistra uscendo addirittura palla al piede. Un'ottima gara sottolineata anche dalle parole di mister Zeman: "E' giovanissimo, ha delle qualità, ci vuole esperienza perché qui si gioca diversamente a calcio. In questi due mesi si è applicato, tecnicamente è bravo mi auguro che riuscirà a crescere con noi".