Valter Bonacina: "Il ritorno della Lazio era del tutto inaspettato, sono contento di aver lasciato un buon ricordo a Trigoria"

17.04.2015 17:59 di  Alfonso Cerani   vedi letture
Fonte: AS Roma match program
Valter Bonacina: "Il ritorno della Lazio era del tutto inaspettato, sono contento di aver lasciato un buon ricordo a Trigoria"
Vocegiallorossa.it
© foto di Francesco Scopece/TuttoLegaPro.com

Il doppio ex di Roma e Atalanta, Valter Bonacina, ha rilasciato un'intervista all'AS Roma match program. Queste le sue parole:

Domenica ci sarà Roma-Atalanta partita importante per entrambe le squadre. che gara si aspetta all’Olimpico?
“Spero proprio possa essere una bella partita, visto la posta in palio, si giocheranno la gara fino in fondo”.
 

La Roma ha bisogno di fare punti per arrivare al secondo posto e accedere così direttamente alla Champions League, ce la farà?
“La Roma deve vincere e dimostrare che merita il secondo posto. Non sono riusciti a ripetere il campionato dello scorso anno per vari motivi. Certo il ritorno della Lazio era del tutto inaspettato. Ma la Roma ha fatto un buon girone di andata e poi con i ravvicinati impegni di campionato e Champions ha un po’ mollato. La Roma se la può giocare fino alla fine, ha capacità e qualità per arrivare seconda. Unica nota in più per la Lazio è la spinta morale, l’ebrezza di tanti risultati utili di seguito”.
 

Ci evidenzia un punto di forza e punto debole dell’Atlanta?
“L’Atalanta fa fatica a fare gol, non concretizza le azioni da gol. D’altra parte il collettivo è sempre stato il nostro punto di forza, lo zoccolo duro del gruppo che riesce sempre a tirare fuori il meglio nei momenti difficili”.
 

E la Roma: punto di forza e punto debole?
“La fase difensiva a volte non è stata precisissima, ha preso gol per mancanza di pedine importanti. Ma ha delle individualità molto forti”.
 

Immagina una gara con tante reti o no?
“Si affronteranno a viso aperto, proprio per il fatto che devono entrambe fare punti. Denis, dopo una stagione con pochi gol, si è finalmente sbloccato e speriamo continui”.
 

Lei è legato all’Atalanta da sempre, cresciuto nelle giovanili fino alla serie A, è il giocatore con più presenze con quella maglia. E oggi è nel settore Giovanile, allena la Primavera.
“Dieci anni da giocatore, 10 anni da allenatore, una vita. L’Atalanta mi ha dato parecchio e me lo da tuttora”.
 

La Roma fu la sua prima piazza importante, cosa ricorda di quel periodo?
“Tre anni molto belli. Non esitai un minuto, al richiamo di una grande squadra, di una grande piazza… Avevo ventisette anni ed era il momento giusto per fare il salto. Una piacevole esperienza”.

Qualche episodio in particolare da menzionare?
“Alcune partite si sentono a Roma in modo particolare, il derby su tutti. Poi ricordo la finale di
Coppa Italia contro il Torino, abbiamo perso all’andata ma poi nella gara di ritorno allo Stadio Olimpico c’era una atmosfera pazzesca. Non lo dimenticherò mai. Purtroppo non riuscimmo nell’impresa di ribaltare il risultato, ma il pubblico ci sostenne fino alla fine”.
 

Eravate un bel gruppo, è rimasto in contatto con qualcuno in particolare?
“Sì, ci vediamo ogni tanto. Ho incontrato qualche tempo fa Muzzi e Conti. Bruno aveva appena smesso, ma ci era molto vicino. Poi quando capita mi sento con Giannini, Comi..”.

Allena la Primavera neroazzurra da tre anni, le piace il lavoro con i giovani?
“Sì, moltissimo. Sono ragazzi di 16/17 anni pieni di entusiasmo con una voglia incredibile di affermarsi. C’è talmente tanto da fare che non ci si annoia mai. E per me è uno stimolo continuo cercare di dare loro qualcosa in più ogni giorno”.

C’è un ingrediente necessario per imporsi nel calcio che conta?
“Oggi per i ragazzi è ancora più difficile affermarsi nel calcio a certi livelli rispetto a quando giocavo io. Ci vuole fiducia, carattere e voglia di raggiungere l’obiettivo. Non bastano le qualità tecniche”.

Prima di salutarla, lei ha affrontato in coppa Italia pochi mesi fa la squadra giallorossa allenata da De Rossi?
“Sì sono venuto a Roma, mi ha fatto molto piacere. A Trigoria ho incontrato tante persone che non vedevo da un po’. Sono stato accolto benissimo, e sono contento di aver lasciato un buon ricordo”.