Stroppa: "A Verona con veleno e furore in corpo"

10.01.2021 04:00 di  Simone Valdarchi  Twitter:    vedi letture
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(ANSA) - CROTONE, 09 GEN - "Ci mancano i punti e dobbiamo lavorare per ottenerli. Mi auguro e spero che non si non ricada in errori gratuiti e quindi bisogna alzare al massimo l'attenzione nel fare le cose". Stroppa va in cerca di riscatto a Verona dopo due sconfitte pesanti - sul piano tecnico e dei gol subiti (9 contro Inter e Roma) - e propone una squadra con molte novità. Le più importanti l'utilizzo dal primo minuto di Djidji in difesa e di Molina da esterno anziché mezz'ala. "Contro la Roma - spiega - c'è stata una variazione nel modulo, quando abbiamo messo le due punte Simy e Rivière con Messias trequartista mi è piaciuto. Molina esterno è stata una scelta obbligata visto che Pereira era in difficoltà, quindi sarà riproposto anche stavolta come quinto di difesa. Penso che possa giocare Dijdij visto che manca Marrone e poi vedremo tra Luperto e Cuomo a sinistra. Rivière avvantaggiato ha condizione migliore l'ho fatto riposare e domani serve perché sarà una gara fisica". Il tecnico chiede ai suoi uomini maggiore agonismo. "La squadra c'è - dice - le prestazioni pure. Mancano le cose salienti, il veleno in corpo, il furore di non fare regali all'avversario.

Bisogna fare punti. Fortunatamente pur avendo questo trend negativo siamo sempre nella possibilità, a distanza di tre punti, di fare un campionato diverso. Abbiamo fatto bene prima di Natale e abbiamo visto come la classifica era diventata diversa. La squadra si allena benissimo ed abbiamo un'ottima qualità nel fare le cose. Manca poco per combattere in modo migliore". Evidenziando che "il Verona ha un'identità consolidata: chiunque giochi va a 3.000 all'ora", Stroppa spiega che non tradirà la sua filosofia di gioco basata sul 3-5-2. "Tatticamente - dice - non cambio, non credo di stravolgere nulla. La squadra ha una identità straordinaria in campo e non credo di poter essere smentito. C'è soltanto da migliorare la fase di non possesso nella marcatura e nella cattiveria". (ANSA).