Riccardo Viola: "Mai parlato di corruzione, volevo fare riferimento alla vulnerabilità del calcio"

18.03.2011 12:31 di  Pascal Desiato   vedi letture
Fonte: Centro Suono Sport
Riccardo Viola: "Mai parlato di corruzione, volevo fare riferimento alla vulnerabilità del calcio"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Riccardo Viola, figlio di Dino Viola, è intervenuto a Te la do io Tokyo su Centro Suono Sport per chiarire le notizie sulla presunta combine in Roma-Dundee. Queste le sue parole:

“Da ieri sono rimasto sconcertato da tutto quello che è successo. Ieri mi ha chiamato un giornalista de L'Equipe per chiedere delucidazioni e non sapevo cosa dire. Poi mi sono ricordato che tre mesi fa ho rilasciato un'intervista ad un giornalista su Falcao ed ho parlato con lui in modo informale anche di Roma-Dundee. Non pensavo fosse oggetto di una trasmissione, appena l'ho saputo l'ho diffidato di divulgare le altre cose di cui abbiamo parlato. Io ho sempre evitato di fare tuffi nel passato o dietrologia ma leggendo i lanci di agenzia di ieri devo darmi del cretino, avendo io sempre difeso la figura di mio padre...Nel momento in cui ho parlato del Dundee volevo fare riferimento alla vulnerabilità del calcio a livello psicologico, nel caso specifico c'è stato un tentativo di truffa ai danni della Roma che ha portato la società ad una condotta, forse sbagliata, volta a smascherare un sistema che c'era sotto. Se dovesse uscire fuori la cosa che io ho voluto parlare male di mio padre mi presenterò nelle sedi opportune. E' stata la classica botta del cretino...Voglio vedere cosa esce fuori, se mi sono lasciato andare con qualche battuta fuori posto posso smentirla. Per esempio Maldera: era diffidato ed è stato ammonito saltando la finale. La delusione non è nei confronti di Mediaset, ma nei confronti del giornalista che ha fatto questo in uno speciale dedicato a Falcao. Lungi da me raccontare una verità diversa rispetto a quella uscita fuori da tutto l'iter giuridico e sportivo. Dino Viola è quello che nella storia è stato contro i potenti, sono sempre orgoglioso di lui”.

Riccardo Viola alla trasmissione "1927" sulle frequenze di Tele Radio Stereo

"Ringrazio per questa opportunità, non ho visto ancora la trasmissione di Mediaset Premium, che andrà in onda stasera. Ieri sera il giornalista dell’Equipe mi ha contattato e sono caduto dalle nuvole pure io, non avendo letto nessun lancio di agenzia. Ho fatto mente locale e mi sono ricordato che tre mesi fa, nell’incontro con un giornalista per un’intervista su Falcao su Mediaset Premium, al termine di essa abbiamo chiacchierato di altre cose. Mi assumo comunque tutte le responsabilità, mi sembrava di informare una persona che non ne sapeva niente di una vicenda di oltre 20 anni fa. Apprendere dopo 3 mesi che questa sera parte un’intervista mia legata alla vicenda, resto sconcertato. Sembrerebbe per come è stata ricostruita, che io abbia chiamato qualcuno per dire tutta la verità sulla vicenda, come se avessi detto “Dino Viola ha corrotto un arbitro”. Ma non è credibile; Io ho sempre difeso l’immagine di Papà e mi sono anche arrabbiato con qualcuno della mia famiglia su certe cose. Sarebbe un clamoroso auto-goal."

Possiamo ricordare la vicenda di Roma-Dundee?


“Lungi da me che ci fosse un principio di corruzione, perchè altrimenti all’epoca Dino Viola non avrebbe subito denunciato il tutto. Io volevo spiegare al giornalista che il calcio è vulnerabile in certi momenti: se a 24 ore dalla partita viene qualcuno che ti dice “ho la possibilità di arrivare all’arbitro”, sfido chiunque a rimanere freddo e impassibile. Scopri un mondo che non ti appartiene, e ti dicono che si fa ciò perchè bisogna tenersi buono un amico comune. Non si poteva andare in Uefa la sera stessa e dire “non si gioca”. La procedura poco ortodossa adottata da Dino Viola è stata quella di denunciare la vicenda, andando incontro anche a critiche e problemi giudiziari. Stasera io vorrei sapere che cosa ho detto nell’intervista del 20 di Gennaio; una battuta fuori posto, una parola messa male, può succedere, ho sbagliato, ma può succedere. Lo spirito della chiacchierata sul caso in questione era assolutamente informativa e privata. Io questa mattina ho provato a mandare una diffida alla divulgazione ma mi è stato risposto che non è possibile eliminare l’intervista. Io mi assumo la responsabilità della cosa, ma domani è probabile che faccia un comunicato per smentire e spiegare la vicenda. Tra l’altro ero di fronte ad un collega, dal quale mi aspettavo una certa trasparenza e sincerità. La cosa che mi lascia sconcertato, è che ho fatto di tutto per difendere l’immagine di Dino Viola e dopo 27 anni succede questo, allora Riccardo Viola è impazzito! Mi hanno chiamato tutti e mi hanno chiesto se ero diventato matto.
Comunque chiedo scusa se c’è stata una frase fuori posto, ma non accetto che vengano travisate le mie parole e tra l’altro io la liberatoria l’ho firmata per un’intervista su Falcao".