Petrachi: "De Rossi può fare una grande carriera, spero possa tenersi stretta la Roma"

27.02.2024 20:56 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Petrachi: "De Rossi può fare una grande carriera, spero possa tenersi stretta la Roma"
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Gianluca Petrachi, ex direttore sportivo di Roma e Torino, è intervenuto ai microfoni di TvPlay: “Roma-Torino è stata una partita che ho guardato con grande attenzione perché ha rappresentato il mio passato. In granata sono stato per dieci anni ed è evidente che, rispetto ai giallorossi, ci sia un legame molto forte dettato da una sproporzione di anni passati lì, ma anche la parentesi nella capitale è stato molto intenso, pieno di emozioni e sentimenti. Ho cercato di dare tutto me stesso per la causa e non rinnego nulla di ciò che ho fatto”.

Su De Rossi
"Io ho iniziato a seguire De Rossi quando era andato alla SPAL e già si intuiva che avesse la stoffa dell’allenatore. Nella sua esperienza da calciatore ha avuto due tecnici di riferimento come Spalletti e Conte che gli hanno dato dei dettami nuovi, a mio avviso. Lui è un ragazzo estremamente intelligente e credo che abbia preso molto da loro due, ma non solo. In questo avvio della sua carriera sta cercando di portare il suo credo calcistico e le sue idee, ma in prospettiva penso che abbia tutta l’umiltà necessaria per fare una grande carriera. Ci sono stati tanti calciatori che in campo dettavano calcio, ma una volta passati dall’altra sponda, ossia quella dell’allenatore, non hanno avuto l’umiltà di calarsi nel nuovo ruolo. Negli ultimi giorni ho letto la sua intervista in cui ha rivelato di aver preso appunti da De Zerbi: questa è la sua forza. Ho parlato anche con Giacomazzi (il secondo di De Rossi ndr) e anche a lui avevo detto che Daniele ha tutte le stimmate dell’allenatore e che può arrivare. Ora non ha ancora una sua identità tattica precisa, ma un domani ci arriverà. Mi auguro che lui possa tenersi stretta la panchina della Roma, che è sempre abbastanza ambita, perché so cosa sa regalare la piazza giallorossa".

Sulla corsa Champions
“Io mi auguro che la Roma possa arrivare tra le prime quattro posizioni. Se De Rossi farà bene io sono contento, fa un calcio coraggioso e si merita il meglio. L’Atalanta darà fino alla fine filo da torcere a tutti: nonostante i tanti addii sono arrivati giocatori che hanno garantito nuova linfa per puntare alle prime quattro. Il Bologna gioca molto bene, è una scheggia impazzita, e Thiago Motta è un valore aggiunto perché sta valorizzando tanti ragazzi".

Come convinse Dzeko a rimanere
“Il giocatore che arriva a certi livelli vuole anche capire che tipo di progetto la dirigenza vuole allestire alle sue spalle. È questo il caso di Osimhen che, al Napoli, si è creato la sua comfort zone perché è amato dai tifosi e dalla società. Io credo che i calciatori, a volte, vengano anche tenuti in virtù delle scelte fatte dalla società per il resto della rosa. Quando sono arrivato alla Roma era già quasi chiusa la cessione di Dzeko all’Inter e io provai a fargli capire che, con me, sarebbe stato un punto di riferimento per far crescere i giovani, tanto da avergli pareggiato l’offerta economica proposta dai nerazzurri. Alla fine rimase molto volentieri e fece un ottimo campionato quell’anno”.