On This Day: "Un pirotecnico pareggio frena la rincorsa alla zona Champions"
Continua la rubrica della Roma On This Day, che commemora ogni giorno un evento passato della storia romanista, pubblicato sul sito ufficiale Asroma.it:
"Un pirotecnico pareggio frena la rincorsa alla zona Champions"
30 aprile 2006, Verona – Stadio Marcantonio Bentegodi
ChievoVerona-Roma 4-4
Serie A, diciassettesima giornata del girone di ritorno
"A Verona ci si gioca l’aggancio alla zona Champions League. È il 30 aprile 2006, la Roma è quinta a 65 punti ed è ospite del ChievoVerona. La Fiorentina è quarta a quota 68 e va a Palermo contro i rosanero di Papadopulo. Se la Roma vince (e la Fiorentina perde) raggiunge i viola al quarto posto, ultima posizione utile per entrare nella competizione europea più prestigiosa accedendo dai preliminari.
La formazione romanista si presenta al Bentegodi con un paio di defezioni pesanti: Totti è infortunato da tempo (e lo sarà fino al termine del campionato), al suo posto il tecnico toscano opta per Taddei centravanti o falso nove. Mexes in difesa è assente, Kuffour farà le sue veci in mezzo alla retroguardia in coppia con Chivu.
La Roma parte bene, con la volontà di fare risultato e chiudere il match nel più breve tempo possibile: già al 4’ si ritrova in vantaggio con De Rossi, bravo ad approfittare di uno svarione difensivo di Lanna e a superare il portiere avversario, Fontana. Botta e risposta: il Chievo all’8’ pareggia i conti con Amauri, che in area corregge in rete su corta respinta di Doni. 1-1, dunque, dopo nemmeno dieci minuti. Al 14’ la formazione romanista va di nuovo avanti: De Rossi, da calcio d’angolo, salta più in alto di Mandelli sul corner di Taddei per il 2-1. La Roma gioca bene e si diverte. Con una serie di scambi di prima offre spettacolo al pubblico veronese. Al 22’ può allungare ancora, ma Mancini sbaglia il rigore del possibile 3-1. Ma il terzo gol è solo rimandato, al 25’ Taddei raccoglie l’invito di De Rossi e non lascia scampo all’estremo difensore di casa con un destro. Non è finita perché prima del riposo, i gialloblù accorciano con un sinistro preciso di Amauri (doppietta) su assist di Luciano al 36’. La formazione di Spalletti resiste, Doni sventa un paio di attacchi clivensi, ma non riesce a evitare il 3-3, che arriva al 4’ della ripresa con un destro di Luciano. Il pareggio fa sbandare la Roma, a tal punto da subire la rete del sorpasso: al 15’, Pellissier si procura un rigore dubbio e lo trasforma. È una gara incredibile, piena di ribaltamenti e colpi di scena. Il 4-3 per il Chievo sembra chiudere la giostra, ma non è così. Al 17’, Dacourt disegna una traiettoria fantastica e dalla distanza trova il 4-4.
Di fatto, l’incontro finisce qui, con 8 gol segnati e tanto rammarico per la Roma, che poteva agganciare la Fiorentina al quarto posto. Già, perché l’undici di Prandelli cade a Palermo 1-0 (Di Michele gol) offrendo una chance unica ai rivali capitolini. Chance che però non viene colta. Tant’è, un vero peccato.
Resta un dato storico/statistico da menzionare: al 2006, è il terzo 4-4 nella storia della Roma. Uno è del 1935 contro il Milan, un altro è del ’64 con il Catania. Un anno e qualche mese dopo, nell’ottobre 2007, se ne verificherà un altro ancora con il Napoli in casa, all’Olimpico".