Invasione giallorossa anche a L'Aquila: cori contro società, tessera e Maroni
Oltre cinquemila, nonostante il giorno feriale, i tifosi giallorossi accorsi a L’Aquila per l’amichevole degli uomini di Ranieri contro la formazione locale. Ultimo atto della stagione romanista prima del rompete le righe. Non una semplice partita di calcio, quella in programma allo Stadio Tommaso Fattori, ma soprattutto un grande gesto d’amicizia e solidarietà nei confronti di una popolazione che soffre quotidianamente le difficoltà del dopo sisma. Fedayn, Testaccio, Padroni di Casa, Palombara Sabina, Castelli Romani, Palombara Sabina e Carsoli: questi gli striscioni dei gruppi sistemati sulla balconata dei Distinti (equivalente della Tribuna Tevere), il settore riservato ai sostenitori arrivati dalla Capitale. Numerosi i tifosi della Roma residenti a L’Aquila e nel resto d’Abruzzo, che hanno accolto con grande calore Totti e soci durante il giro nella zona rossa, quella maggiormente colpita dal terremoto e ancora interdetta al passaggio dei pedoni. Dal settore romanista sono però partiti anche numerosi cori di dissenso nei confronti della proprietà, dell'Inter, del ministro Maroni e contro la tessera del tifoso (presente uno striscione con questa stessa frase). "No alla tessera”, “non mi tessero, io” e diversi altri in tema come "Senza tessera, ovunque ti seguirem, senza tessera".
Acclamato invece a gran voce Daniele De Rossi, assente in quanto impegnato nel ritiro azzurro al Sestriere. Pacifica aria di contestazione contro società e giocatori rossoblu che proprio all'ultimo turno si sono lasciati scappare la promozione in Lega Pro dopo aver dominato il torneo. Piccola gaffe dell’organizzazione nell’immediato prepartita, quando dagli altoparlanti dello stadio sono partite le prime note di “Grazie Roma”, tradizionalmente non gradita ad inizio gara. Correzione in corsa ed ecco “Roma Roma core de sta città”, che la tribuna prosegue a cantare. L’arbitro De Rubeis dà il via all’amichevole, il dissenso della Curva prosegue ancora qualche minuto poi però è solo festa. Per la Roma, per L’Aquila e per i suoi cittadini.