Garrone: "Cassano? E' primadonna e come tale doveva essere trattato. Pazzini non è in vendita"
Riccardo Garrone parla di Cassano attraverso un'intervista rilasciata al sito della sua squadra, la Sampdoria: «L'ho sempre definito una primadonna e come tale doveva essere trattato, compreso anche chiudere ogni tanto un occhio di fronte ad alcune sue uscite di pista. Lo abbiamo fatto perché credevamo in lui e sapevamo l'importanza che Antonio aveva in campo e per la tifoseria». «Ci sono regole da rispettare, limiti che non possono essere valicati. Una squadra è composta da 35 persone e va gestita sette giorni la settimana secondo equilibri molto labili. Se questi equilibri si rompono e rischiano di compromettere la serenità di un gruppo non si può far finta di nulla», ha detto il presidente. Infine, «la dignità non ha prezzo. Per questo ho deciso di contribuire a quei 5 milioni da versare al Real Madrid. Il calciomercato ha anche un valore sociale, deve educare ed insegnare, soprattutto ai bambini e ai giovani, e di fronte a quanto accaduto in quel pomeriggio del 26 ottobre serviva dare un segnale forte».
In merito alle voci di una possibile partenza di Pazzini, Garrone esclude l'ipotesi: «Non è nostra politica svendere e depauperare il nostro patrimonio tecnico ad ogni sessione di calciomercato. Probabilmente andranno via quei giocatori che in questa prima parte di stagione hanno trovato meno spazio, non certo i big. Quelli rimangono tutti. Poi cercheremo di rafforzare la squadra».
Intanto il mister del Milan, nuovo club di Cassano, in merito alle condizione del giocatore dice: «Sono due mesi che non si allena, deve trovare la condizione giusta, fino a questo momento mi ha dato la sensazione di essersi messo a disposizione nel modo corretto».