Galeone: "Sono convinto che Dybala farà una grande partita contro la Juventus"
Giovanni Galeone, ex calciatore ed allenatore, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Borderò” . Queste le sue parole:
Qual è il momento attuale del calcio italiano?
«In questo calcio ci vedo poco di italiano. Negli altri campionati come quello inglese o tedesco ma anche francese si vedono modi di giocare propri della Nazione, mentre il calcio del nostro paese ha perso identità. Avevamo portieri e difensori eccellenti, avevamo i fenomeni come Totti, Mancini, Cassano, Baggio e Del Piero, giocatori incredibili: poi niente. Ditemi una squadra italiana che ha più giocatori italiani che stranieri, penso sia il Monza mentre la Roma non lo so. Di italiani ci sono Mancini, Pellegrini, Cristante e Zaniolo che giocano, ma nella formazione base ci sono più stranieri che italiani. Prima eravamo definiti catenacciari ma avevamo un'identità, ora neanche più quella: sono otto anni che non andiamo al Mondiale, d'accordo che siamo Campioni d'Europa in un periodo brutto con un miracolo di Mancini in cui comunque abbiamo fatto due supplementari e tre rigori ma non basta. La Macedonia non partecipa al Mondiale e siamo stati eliminati da loro, forse ci avrebbe eliminati il Portogallo ma almeno loro sarebbero andati ai Mondiali, con tutto il rispetto della Macedonia del Nord».
La Roma potrà giocarsela a Torino contro la Juventus?
«Se la gioca a Torino, ci mancherebbe altro. Mourinho se la gioca dappertutto, ha vinto di tutto e di più ed ha carisma. A Roma ha già cominciato a dare la sua impronta, ma a questi grandi allenatori bisogna lasciare il tempo. Benitez ha reso il Napoli europeo con Albiol, Higuain e gli altri, ora Mourinho sta facendo la stessa cosa prendendo giocatori di grande esperienza e di calibro internazionale. Matic chi lo va a prendere se non Mourinho o Galeone (ride, ndr)?. Matic lo conosco da tantissimi anni ed è una grande scelta, così come tutte le scelte che fa ed ha fatto Mourinho. La Roma è pronta a continuare a cercare di vincere, ma per lo scudetto ancora non è pronta come ha detto anche Mourinho».
Che prestazione si aspetta da Paulo Dybala?
«Dybala è maturato anche nelle sventure. Giocherà la sua partita e sono molto convinto che farà un'ottima partita. Anche perché la Juventus non saprà chi mettergli davanti, con l'attuale centrocampo bianconero non sarà facile fare delle scelte».
Qual è un suo pronostico della partita? Pensa che Allegri sia preoccupato per sabato?
«Non penso la partita finirà con tanti gol. Non so se Allegri sia preoccupato, contro la Sampdoria vedevo una Juve che non era la Juve ed ho dovuto spegnere la tv. La Juventus ha vinto otto degli ultimi dieci campionati, nove degli ultimi undici, non è una cosa normale che negli ultimi giorni di mercato non sappia chi prendere. Un tempo prendeva Higuain, Khedira, Dani Alves. Per vincere il campionato devi fare mercato in una maniera giusta. Per me se la Juve arriva quinta è già un bene, prima vedo Napoli, Inter, Milan e Roma; la Juventus se la potrebbe giocare con la Lazio».
Cosa manca oggi alla Roma?
«Alla Roma non manca niente, ha un'ottima difesa giocando a tre ma potrebbe giocare anche con quattro difensori, e secondo me lo farà. A metà campo ha giocatori di livello, Cristante è diventato molto molto bravo, davanti poi ci sono varie soluzioni, è c'è un giocatore formidabile come Pellegrini che in Italia non è molto considerato. Zaniolo la prima volta che lo ho visto dopo un minuto l'ho notato, ma mi sarei aspettato di più dalla maturità del ragazzo. Certo ha avuto molti infortuni, ma alcuni di questi sono dovuti anche al suo modo non logico ed esagerato di giocare, a volte rischia troppo: alcuni contrasti a certe velocità possono essere dannosi. Ha potenzialità spaventose, ma a volte deve fare scelte diverse: qualche volta deve giocare per e con gli altri, altre volte con sé stesso. Un giocatore che gli somiglia è Chiesa, ma giocando in questo modo è facile infortunarsi. Non è una critica, lo dico per migliorare il ragazzo che ha qualità formidabili e sono cose che sicuramente Mourinho gli insegna perché ne riconosce le potenzialità».
Secondo lei è un caso che proprio José Mourinho sia riuscito a riportare una Coppa Europea in Italia?
«Come fa ad essere un caso?. È tra i sei-sette allenatori indicati dalla UEFA per prendere i premi, Mourinho è l'unico tecnico che allena in Italia e Pellegrini è l'unico calciatore. Secondo me non vinceranno, perché se lo meritano Ancelotti e Benzema, ma la Roma avrà tempo per vincere ancora perché Mourinho se lo merita».