Ambrosetti: "Sono contento per il ritorno di Shevchenko in Italia". AUDIO!
L'ex calciatore Gabriele Ambrosetti è intervenuto a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, parlando di vari temi, a cominciare dalla Nazionale: "Le prestazioni non sono mancate, ma in fase di finalizzazione è mancato qualcosa, avevamo un solo avversario, la Svizzera, e non siamo riusciti a batterlo. Saltare di nuovo il mondiale sarebbe brutto".
Dove dovrebbe lavorare Mancini?
"Risulta facile ora dire che avrebbe dovuto trovare soluzioni alternative in attacco. Gli attaccanti contano, ma non vinci le partite grazie agli attaccanti. Avevamo anche delle assenze importanti per infortunio, e le abbiamo pagate".
Ha trovato curioso puntare il dito contro il CT che ci ha fatto vincere l'Europeo?
"Mancini è un allenatore di altissima qualità. Allenare una Nazionale non significa avere il tempo di allenarla. Bisogna avere la fortuna di disporre dei giocatori in forma in quel preciso momento. Oggi si gioca troppo. In questo momento l'unica cosa che non bisogna fare è criticare la Nazionale che ha vinto l'Europeo e soprattutto Roberto Mancini".
Si aspettava questa partenza da parte del Sassuolo?
"Era una squadra collaudata, con meccanismi ben precisi nella cultura, nella metodologia impartita da De Zerbi. Sono sicuro che Dionisi farà bene. È una squadra che gioca bene, con buoni giocatori, molti dei quali sono arrivati in Nazionale".
Nella sua carriera ha giocato anche con la maglia del Venezia. Come giudica l'inizio di stagione della squadra veneta?
"Il campo dà sempre ragione. C'era scetticismo nei confronti del Venezia, ha preso giocatori che nessuno conosceva. Il lavoro di Zanetti è stato importante, ha dirigenti capaci e un'ottima rete scout. Difficile dire ora se si salverà, ma stanno facendo bene".
È tipicamente italiano anche arrivare a una situazione come quella della Salernitana, il cui destino è ancora incerto.
"Siamo un Paese meraviglioso, ma unico anche per quello che vi accade. I Glasgow Rangers sono falliti per un debito di milioni di euro, per una dimenticanza di un dirigente, retrocedendo nell'ultima serie del calcio scozzese. Non capisco perché da noi accadano cose strane, mentre negli altri Paesi chi sbaglia paga. Il caso Salernitana è un qualcosa che nessuno sa spiegarsi".
Dall'esterno la sensazione è che Gerrard sia un allenatore il cui peso della carriera da giocatore è ancora presente nella mente di tanti
"La parola predestinato era utilizzata per Andrea Pirlo, ora nessuno ne parla più. Gerrard ha fatto un percorso più graduale, con i grandi ha ottenuto un risultato non scontato, con i Rangers ha interrotto una serie di vittorie continue del Celtic. Per quale motivo oggi nessuno dà la possibilità a Pirlo di crescere e sbagliare? Sono le assurdità dell'Italia che non capisco".
Come valuta la scelta di Shevchenko da parte del Genoa?
"Bisognerebbe cambiare la tipologia di posizione per le Nazionali e per le squadre: ci sono i selezionatori e ci sono gli allenatori. Sono contento per il ritorno in Italia di Sheva, ma in questo momento il Genoa è in difficoltà di risultati e hanno preso un selezionatore. In Nazionale sono tutte partite all in, a differenza delle partite di un allenatore".
Ranieri è chiamato a un'altra grande impresa in Premier League
"È molto difficile per Shevchenko salvare il Genoa. Il Watford è una buona squadra e Ranieri è molto bravo, hanno chiamato un allenatore che ha sempre saputo navigare nelle difficoltà, sono certo che il Watford non avrà problemi nel salvarsi, pur tenendo conto che la concorrenza in Premier League è spietata e alta".
Si aspettava la scelta di Conte di accasarsi al Tottenham?
"La storia dice che non è mai subentrato, ma è andato in un club in cui ha la possibilità si essere Antonio Conte. È stato un grande segno di intelligenze questa scelta perché ha la possibilità di costruire senza l'obbligo di vincere subito il campionato, e in questo lui ha dimostrato nel corso degli anni di essere il numero uno".