Un fine stagione di soli big match per la Roma. De Rossi merita già il rinnovo o se lo deve ancora guadagnare?

31.03.2024 20:00 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Un fine stagione di soli big match per la Roma. De Rossi merita già il rinnovo o se lo deve ancora guadagnare?
Vocegiallorossa.it

Finora il lavoro di Daniele De Rossi da allenatore della Roma è stato ottimo. Non gli si può rimproverare nulla al mister e gli si possono fare solo i complimenti per risultati, gioco, gestione, dialettica. De Rossi è stato fin qui la panacea che ha guarito tutti i mali della Roma in un colpo. La Roma e Trigoria sono il suo habitat naturale e lui con naturalezza affronta l'incarico che gli è stato affidato dalla famiglia Friedkin. 

Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica perché, se è vero quanto scritto sopra, è altrettanto vero che, finora, la Roma ha affrontato tutte squadre ampiamente alla portata di una squadra che, usando le parole del mister, "non deve mai arrivare sotto il quarto posto". Adesso viene il bello, dunque. 
Se il Lecce, con tutte le difficoltà che una partita di Serie A richiede, rappresenta un avvio soft, dopo due settimane di sosta, il calendario che aspetta la Roma prevede giorni di tempesta invece di giornate tranquilli primaverili. Fondamentalmente, da qui a fine stagione, la Roma avrà soltanto impegni di un alto livello di difficoltà. Lecce, Lazio, Milan (coppa), Udinese, Milan (coppa), Bologna, Napoli, eventuale andata semifinali Europa League, Juventus, eventuale ritorno semifinali Europa League, Atalanta, Genoa, eventuale finale di Europa League, Empoli e Milan. 8 big match su 12 partite che potrebbero diventare 11 su 15. 



È abbastanza lapalissiano dire che in queste gare la Roma si giocherà la propria stagione, forse lo è un po' meno per il discorso di De Rossi confermato sulla panchina per la prossima stagione. La domanda da cui partire è questa: quanto fatto vedere fin qui, anche in proiezione futura, basta per una riconferma? Il club giallorosso si sa che deve dare comunque un'occhiata ai conti e De Rossi ha dimostrato tranquillamente di essere una buona opzione a un costo contenuto (ovviamente il rinnovo eventuale sarà a un costo maggiore rispetto a ora). Sotto questo punto di vista quindi, soluzione migliore di De Rossi per quanto scritto e per tanti altri aspetti non c'è. 

Se però la riconferma passa o passerà per i risultati, le prossime partite della Roma saranno decisive per tutti. Il futuro del club, dei giocatori e dell'allenatore verrà scritto in base a dove la Roma si ritroverà a fine maggio. L'obiettivo è la qualificazione alla prossima Champions, non importa se arrivi dal quarto posto, dal quinto o se dalla vittoria dell'Europa League (la soluzione migliore in assoluto). In caso di obiettivo centrato, cosa che la Roma non fa da troppe stagioni, il rinnovo di DDR è più scontato e il nuovo DS dovrà costruire una rosa intorno alle idee del mister (settlement agreement permettendo). In caso contrario la proprietà dovrà valutare se l'inizio con Mourinho sia stato un handicap in termini di punti e fungerà da attenuante per De Rossi o se sarà opportuno cambiare. Di fatto, vedi proprio l'esonero dello Special One, i Friedkin hanno dato dimostrazione di poter prendere anche scelte impopolari per il bene del club. Ora viene il difficile, ora viene il bello, ora si saprà di che pasta è veramente fatta questa Roma e se De Rossi può guidare la squadra verso quegli obiettivi che per lui giocatore erano la normalità e che ora sono diventati un punto d'arrivo.