PAGELLE SS LAZIO-AS ROMA 3-2 - Delusione derby! Somma e Boldor non bastano
ZONFRILLI, voto 6 - Nonostante subisca tre reti che penalizzano ovviamente la sua valutazione, sfodera una serie di parate degne di nota che consentono alla Roma di non sbracare.
CALABRESI, voto 6 - Disputa una prestazione molto accorta sotto l'aspetto difensivo tentando, quando può, di proporsi in avanti con qualità. Dagli sviluppi di un suo cross pennellato dalla destra, nasce la rete di Boldor che riaccende le speranze giallorosse nel finale di gara.
SOMMA, voto 7 - Argina nel migliore dei modi prima Palombi poi Fiore non consentendo a nessuno dei due di far male ai giallorossi. Oltre a firmare la rete del momentaneo 1-1 al 33' confeziona, di testa, la sponda per il 2-3 della Roma siglato da Boldor nel finale.
BOLDOR, voto 6,5 - Gioca un'onesta gara in fase difensiva, macchiata qua e là da qualche errorino in disimpegno, rendendosi artefice, nel finale di gara, del 2-3 giallorosso che riaccende, solo momentaneamente, le speranze degli uomini di De Rossi.
MARIN, voto 5,5 - Oggetto di diversi cori poco edificanti dei tifosi laziali, dato il suo passato biancoceleste, il rumeno gioca una gara tutto sommato sufficiente macchiata pesantemente dall'errore di posizionamento in occasione dell'1-0 realizzato da Lombardi.
PELLEGRINI, voto 6 - Certamente tra i più positivi della Roma nel primo tempo, il centrocampista giallorosso prova a costruire valide trame di gioco non disdegnando di proporsi in avanti con intelligenti inserimenti. Nella ripresa cala con il passare dei minuti, ma non abbastanza da giustificare la sua uscita dal campo (dal 60' DI LIVIO, voto 6 - Il classe '97, alla sua seconda presenza in categoria, prova ad accendere la spenta trequarti giallorossa con le sue qualità ma, nonostante l'impegno, non vi riesce come vorrebbe. In fase di non possesso aiuta la squadra).
BATTAGLIA, voto 6 - Patisce vistosamente la maggiore fisicità del centrocampo biancoceleste servendo, solo a tratti, qualche bel suggerimento per i propri compagni, vedi per Ferri al 32'. In fase di non possesso non ha la forza di aiutare la squadra come servirebbe.
TIBOLLA, voto 5,5 - Schiacciato dalla supremazia fisica di Minala, il calciatore in prestito dal Chievo trascorre la propria gara, votata all'interdizione, nel tentativo, spesso vano, di vincere un contrasto o sradicare un pallone ai biancocelesti.
FERRI, voto 5,5 - Il numero 7 giallorosso disputa un derby molto dispendioso sotto l'aspetto fisico non capitalizzando, come avrebbe dovuto, le occasioni offertegli dai compagni e non offrendo il giusto apporto di cross dalla destra. Il palo colpito al 32' è più un'occasione divorata che un tiro sfortunato.
BERISHA, voto 5 - In campo dal primo minuto nonostante l'infortunio patito lunedì in allenamento con la Svezia U19, l'attaccante di origini kosovare deambula per il campo aspettando i rifornimenti dei compagni, che, come al solito, non arrivano. Nell'attesa, non aiuta minimamente la squadra in fase difensiva risultando almeno apparentemente indisponente (dall'87' TRANI, sv - Subentra nel finale ad uno spento Berisha dando tutto se stesso, ma il tempo a sua disposizione è quello che è).
DI MARIANO, voto 5,5 - Prova ad affondare sulla sinistra mettendo in mostra, a sprazzi, le sue ottime doti tecniche ottenendo però scarsi risultati. Seppure aiuti la squadra in fase difensiva, con un paio di bei recuperi, non incide come dovrebbe, e potrebbe, dalla trequarti in su (dal 68' VESTENICKÝ, voto 5,5 - Entra in campo con la giusta voglia di fare, ma, dopo un tiro in porta dopo pochi minuti, finisce per sparire dai radar della partita palesemente).
All. DE ROSSI, voto 5 - La sua Roma non è mai padrona del gioco, vittima di una Lazio più fisica, ma soprattutto più organizzata sotto l'aspetto tattico. Gli schemi offensivi, qualora ci fossero, non si vedono ed il risultato è un apparentemente indolente Berisha imbrigliato tra le maglie dalla difesa biancoceleste punto di riferimento offensivo di una squadra lunghissima e sin troppo sfilacciata tra i reparti. Per segnare due reti occorre l'apporto di due difensori centrali, sintomo che qualcosa continua a non andare.