Troppa la differenza di preparazione. Roma imballata, poche idee in avanti: due le note positive
Le amichevoli estive non contano nulla. Occorre dirlo, anzi ripeterlo, fino ad urlarlo se necessario.
Possono dare indicazioni di massima ma ogni informazione è da prendere con le molle perché confondersi e lasciarsi trascinare dall'entusiasmo o dalla depressione è molto facile, soprattutto a Roma.
Lo Sporting ha vinto meritatamente e lo ha fatto grazie a un possesso palla esteticamente apprezzabile e, soprattutto, grazie a una condizione atletica nettamente migliore. I portoghesi correvano, e non poco, mentre i giallorossi sono parsi imballati e poco brillanti. La stagione dei lusitani inizia tra pochi giorni ed è quindi comprensibile che siano molto più avanti con la preparazione. I capitolini sono arrivati sempre secondi sul pallone, faticando molto a effettuare anche solo una minima pressione sul portatore di palla avversario.
In questo contesto, è facile comprendere come lo Sporting abbia imposto il suo possesso palla contro una squadra, quella di Garcia, preoccupata soprattutto di proteggere la propria metà campo. In avanti, la Roma ha fatto ben poco, giocando quasi mai palla a terra e affidandosi a qualche lancione. Da sottolineare invece la prova di Castan: il brasiliano, come da lui dichiarato in conferenza stampa, non ha paura di niente e di nessuno. Lo dimostra in ogni contrasto e, almeno sul piano mentale, sembra completamente recuperato.
Buono anche l'esordio di Szczesny. Si presenta sbagliando un appoggio e facendo correre un brivido ai tifosi. Prende due gol senza avere grosse colpe ma ne salva almeno 3, mostrando reattività e concentrazione.
Ora tocca al Barcellona, il meglio di quanto il calcio mondiale abbia da offrire. Bisogna solo sedersi e gustarsi lo spettacolo. Aspettando la Roma, la vera Roma.