Venerdì santo per i giallorossi: tre cartoline da Modena a Madrid
La Roma scende in campo all'Alberto Braglia nel Friday night di Serie A per affrontare un Carpi alla disperata ricerca di punti salvezza. Una vittoria sarebbe il miglior viatico per affrontare la sfida galactica contro il Real Madrid di mercoledì. Lo schieramento è il 4-2-3-1, già provato da Spalletti in occasione del pareggio contro il Verona. Come anticipato dal tecnico di Certaldo, Dzeko trova spazio in avanti. Ai tre trequartisti Salah-Perotti-El Shaarawy il compito di assisterlo a dovere. I due guastatori del gioco avversario sono invece Vainqueur e Nainggolan, quest'ultimo di ritorno dopo la squalifica, mentre la linea difensiva è composta da Florenzi, Manolas, Rüdiger e Digne. Il polacco Szczesny, che in settimana ha smentito voci di mercato, è chiamato a difendere la porta dagli attacchi del tandem Mancosu-Mbakogu.
Comincia la sfida e nei primi minuti succede poco o nulla, a parte un'azione confusa che potrebbe favorire Dzeko, ma il pallone s'impenna. Poi ci prova Perotti con un tiro piuttosto pretenzioso che non trova lo specchio della porta. La pioggia non facilita il palleggio degli uomini di Spalletti; il Carpi, dal canto suo, si affida alle ripartenze. Al 20' episodio dubbio in area di rigore romanista: è Vainqueur a intercettare il pallone colpito da Mancosu, ma le immagini non chiariscono. La Roma prova spesso e volentieri a cercare Dzeko con cross e lanci lunghi: il bosniaco però non si fa trovare pronto. Superata la mezz'ora un tiro sporco di Florenzi trova prima la deviazione di un difensore e poi di Belec, il quale concede il calcio d'angolo. Dalla bandierina i giallorossi non riescono però a rendersi pericolosi. Dalla parte opposta Mbakogu canta e porta la croce, ma si perde in un bicchiere d'acqua, anzi di pioggia! Poco prima dell'intervallo, il suo compagno d'attacco rimedia un giallo per simulazione accentuando la caduta su un contrasto con Manolas. Ma la più grande occasione dei primi 45' capita a 1' dal termine, quando Dzeko fa da sponda per Salah, che calcia sulla traversa. Si va al riposo a reti bianche dopo un brutto primo tempo.
Nella ripresa c'è Pjanic per El Shaarawy: il Faraone è parso leggermente fuori dal gioco. Il bosniaco invece ha subito una chance su calcio di punizione, ma la distanza è troppa e il pallone finisce a lato. Al 54' il Carpi effettua un cambio: Lasagna per Mancosu. Due minuti dopo ecco il fulmine a ciel piovoso che scuote la partita. Lucas Digne da Meaux avanza incontrastato e lascia partire un bolide dai trenta metri: Belec può solo tentare il tuffo e vedere la palla in fondo al sacco. La situazione è sbloccata! La Roma potrebbe subito raddoppiare se Dzeko non intercettasse un tiro di Nainggolan diretto in porta. Poi è la volta di Mbakogu, che sollecita Szczesny alla parata bassa. Al 61' ancora il nigeriano sfrutta un'indecisione di Rüdiger e sforna l'assist per Lasagna, il quale insacca a porta vuota inesorabilmente. Perotti cerca di caricarsi la squadra sulle spalle. Il tiro dell'argentino di controbalzo sugli sviluppi di un calcio d'angolo finisce però alle stelle. Dzeko invece si fa vedere su un assist di Salah, facendosi largo in area e tirando rasoterra, con Belec pronto alla parata. Stesso esito poco più tardi sulla conclusione di prima di Nainggolan. Il più attivo pare comunque Perotti: la sua conclusione dopo una sterzata è solo potente e non precisa. Digne tenta il bis dalla stessa posizione del gol; stavolta l'effetto è ben differente. Quando tutto lascia pensare all'ennesimo pareggio della Roma, ecco la zampata di Dzeko. Gran parte del merito è di Salah, che sulla destra salta l'uomo e serve un pallone che il bosniaco deve solo spingere in rete. La dedica è per Una, figlia appena nata di Dzeko. Passa un minuto e la Roma chiude i conti: Dzeko si traveste da uomo assist per Nainggolan, Belec ci mette una pezza, ma irrompe Salah che fa 3-1. Possono partire i titoli di coda al Braglia: quarta vittoria di fila per gli uomini di Spalletti. Musica per le orecchie dei romanisti!