La partitella del giovedì illuminata dal venticinquenne Totti
Non c'è miglior medicina che la vittoria per riprendersi da una partita orribile come quella di Torino. Spalletti e i suoi lo sapevano e anche se hanno affrontato un avversario abbastanza facile, battere 4-0 l'Astra Giurgiu era la migliore, e probabilmente l'unica, risposta possibile. In realtà più che una partita vera e propria, a tratti ha dato l'idea di essere la classica partita d'allenamento del giovedì. Eppure la Roma ha rischiato subito con Nicoara che imbucato in area, con Jesus che tiene male la linea del fuorigioco, trova Alisson pronto a bloccarlo in due occasioni. Ma i giallorossi vogliono tenere il più lontano possibile gli spauracchi delle ultime prestazioni, perciò prendono in mano il gioco e al 15' trovano la prima rete: Totti su punizione scodella in mezzo, difensore a vuoto e la palla arriva a Strootman che non deve far altro che spingerla dentro. Il clima si distende e la classe di Francesco Totti esce fuori in maniera impetuosa: palla dentro a servire Salah che segna ma è in fuorigioco; ancora il Capitano che di tacco serve in area l'11 giallorosso bloccato però da Lung. Nell'ultimo minuto di recupero punizione dal vertice destro dell'area: va Totti che tira fortissimo, trovando la respinta del portiere e del palo, il pallone si impenna in area e Fazio la tocca quel tanto che basta per farla rimbalzare in rete.
All'intervallo quindi sul 2-0 con i giallorossi che rientrano in campo decisi a chiuderla. Ad aiutarli ci pensa Fabricio che al 47' manda nella propria porta un cross di Perotti. La quarta e definitiva rete la segna al 55' Salah, toccando dentro una pallone perfetto di Totti che scavalca tutta la difesa e trova l'egiziano. Roma sul velluto che dal 56' al 68' effettua tutti e tre i cambi facendo uscire Salah, Peres e Strootman per Nainggolan, Florenzi e Gerson. Roma che negli ultimi 20 continua a gestire la partita, cercando di mandare in rete Iturbe, volenteroso ma poco preciso in fase realizzativa. Finisce quindi una partita in cui l'avversario ha fatto poca resistenza ma che lascia alla Roma 3 punti importanti in ottica qualificazione e soprattutto un Francesco Totti che a 40 anni ne dimostra 25 (come detto da lui nel finale), rimanendo in campo per l'intera durata del match.