Stadio, Caudo: "Servono 16 treni l'ora altrimenti l'impianto non apre"

22.09.2015 15:45 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: forzaroma.info, retesport.it
Stadio, Caudo: "Servono 16 treni l'ora altrimenti l'impianto non apre"

È iniziato il ciclo degli incontri dell'Osservatorio sullo Stadio di Tor di Valle, volto a presentare ai cittadini il progetto del nuovo impianto sportivo. Ecco le parole di Giovanni Caudo, intervenuto durante tale incontro:

“La nostra maggiore aspirazione è quella di far conoscere il progetto ai cittadini. Non c’è nulla di peggio che basarsi sulle cose che circolano per sentito dire. Vogliamo mettere a disposizione uno strumento formale per far conoscere ai cittadini il progetto e l’iter, anche per migliorare lo stesso. Questo intervento è privato ma non per questo in contrapposizione all’amministrazione comunale. È un progetto che non ha una valenza esclusivamente edilizia e sportiva. Io sono molto più interessato al resto che allo stadio. Tutto l’intervento sarà fatto con finanza privata. Ha senso per la città sfruttare questo progetto privato perché noi siamo in una città che vive di una base economica molto bassa. Siamo una città provinciale che ha investimenti immobiliare esteri bassi. Tra Roma e Milano c’è un rapporto di 1 a 5 perché non abbiamo interventi funzionali di interesse per i privati. Interventi del genere porteranno nella capitale 700-800 milioni di euro. È possibile avere un nuovo sviluppo della città grazie agli interventi come questo progetto e altri lavori come le torri dell’euro. Lo stadio ha senso se si fa perché porta un grande investimento alla città. Quando un intervento porta 700-800 milioni alla città vedo in questa operazione un’operazione molto importante. Attenzione però a non entrare in questa dialettica nella città dove c’è uno strano connubio tra ambientalisti e cittadini che parlano di un’area negativa. Abbiamo esaminato con rigore il progetto, abbiamo rispettato i tempi e siamo andati in giunta. Poi è stato valutato il pubblico interesse fino ad aspettare il progetto definitivo che è stato presentato il 15 giugno. Abbiamo esaminato tutto con rigore. Io non ho mai visto un progetto studiato con questo rigorosità e in così poco tempo, però in un progetto così complesso ci sono delle cose che mancano. Se noi non prendiamo atto della crisi di Roma e non cerchiamo di ricostruire una base economica grazie ai privati che hanno un interesse per questa città, Roma rischia di essere meno vicina alle altre grandi capitali europee“, riporta forzaroma.info.

Queste altre dichiarazioni di Caudo riprese da retesport.it:

"La delibera dice che lo stadio può aprire se il 50% delle persone arriva con i mezzi pubblici, se non ci sono 16 treni l’ora lo stadio non apre. Nel nodo di Tor di Valle deve esserci un servizio di 16 treni l’ora per garantire il movimento di circa 20mila persone. La delibera capitolina stabilisce che in modo prioritario questo dovrebbe realizzarsi col prolungamento della linea B della metropolitana. Se in fase di conferenza di servizi decisoria, a seguito del parere gestionale espresso da Atac, si dovesse prevedere l’opzione di aver questo livello di servizio solo sulla Roma-Lido, automaticamente si disobbliga dal prolungamento della metro B e la Regione si fa carico di garantire i 16 treni l’ora su quella tratta".