Il compito più importante di De Rossi

Vocegiallorossa.it

Superata la paura per le condizioni di Ndicka, la Roma si rituffa nel vortice di questo delicato periodo della stagione. La gara contro l’Udinese è stata bruttina e sulla stessa lunghezza d’onda di quella contro il Lecce: De Rossi ha cambiato più volte modulo per cercare di trovare lo sbocco per cambiare l’inerzia di una gara che aveva visto troppi errori da parte dei giallorossi, tra cui quello clamoroso di Huijsen in occasione del gol friulano.

ATTENUANTE – Pensare che i giallorossi potessero mantenere la stessa concentrazione, dopo le vittorie contro Lazio e Milan, era abbastanza improbabile. Bene ha fatto De Rossi a provare a svegliare i suoi, avvertendo tutti di non volere un Lecce bis e cambiando parecchi giocatori, per sfruttare la voglia di rivalsa dei cosiddetti panchinari (oltre a voler preservare l’integrità di alcuni elementi), ma l’obiettivo era, forse, troppo ambizioso. Al di là della fatica pura, la Roma aveva approcciato benissimo sia il derby, sia la gara contro il Milan. Aveva quasi dominato mentalmente i propri avversari e questo ha un costo sotto il profilo di energie spese, motivo per cui, alla vigilia della sfida di ritorno contro il Milan, i calciatori hanno allentato la tensione proprio nella gara percepita, sulla carta, più semplice e meno importante. È ovvio che i tre punti contro l’Udinese varrebbero tanto quanto quelli contro la Lazio ma mantenere un’attenzione sempre del 100% per parecchio tempo è molto complicato.

ORA IL MILAN – Ora quell’attenzione deve tornare perché giovedì si parte dallo 0-0. O, meglio, l’atteggiamento deve essere quello di chi non pensa alla vittoria della gara di andata, perché avere un gol di vantaggio significa poco o nulla. Se prima tutti davano favorito il Milan, ora il discorso è cambiato e i tanti, meritati, complimenti alla Roma non devono far calare la tensione ai capitolini. Le possibilità sono quasi al 50%, o appena superiori, e De Rossi avrà il compito di riportare i suoi calciatori al livello di concentrazione visto la settimana scorsa. Al di là dei discorsi tattici, sarà questo il compito più importante, e difficile, per il tecnico romanista.