Roma Primavera, Guidi: "Il discorso qualificazione non è ancora chiuso"

31.01.2024 22:00 di  Andrea Gonini  Twitter:    vedi letture
Roma Primavera, Guidi: "Il discorso qualificazione non è ancora chiuso"
© foto di Luca d'Alessandro

Al termine della sconfitta di Coppa Italia contro la Fiorentina, ha parlato il mister della Roma Primavera Federico Guidi. Queste le sue parole:

Cosa è successo sull'1-0? Bisognava essere più calmi oppure la Roma ha fatto quello che doveva fare, continuando a giocare come sa?
"Abbiamo preso due gol in pochissimi secondi e quindi sono stati gli episodi che hanno determinato la gara. Quando arrivi in una semifinale, questo tipo di errori non andrebbero commessi, perché hanno spianato la strada alla Fiorentina, che è stata abilissima a sfruttarli, quando invece avevamo la sensazione di essere più pericolosi noi di loro. Detto questo, dopo il primo gol c'è stato qualcuno che ha accusato il contraccolpo e nella situazione immediatamente successiva non ha reagito come avrebbe dovuto reagire. Sono errori che in un percorso di settore giovanile ci possono stare, accadono quasi in ogni partita: il calcio giovanile è questo. Però, dobbiamo maturare velocemente, perché sennò ti precludi la possibilità di accedere a una finale che è sempre prestigiosa e bella da disputare. E soprattutto, sono partite estremamente formative. Siamo andati sotto 3-0 alla fine del primo tempo e ci siamo ritrovati così senza neanche accorgercene. Questa è una cosa che ci deve far riflettere. Soprattutto, bisogna che ognuno di noi faccia un'analisi perché dobbiamo migliorare velocemente. Ci è già capitato in passato e non sempre riesci a rimetterle in piedi. Poi, nel secondo tempo la partita ormai era fatta. Abbiamo subito segnato il 3-1, abbiamo sfiorato il 3-2 prendendo un palo. Avevo anche la sensazione di poterla riaprire. Ci sono ancora 90 minuti da giocare in casa nostra. Sappiamo che dobbiamo fare una super partita, perché il discorso qualificazione non è ancora chiuso".

Solo sfortuna, o avremmo potuto fare qualcosa in più?
"No, potevamo fare qualcosa in più, perché ci sono state tante situazioni nelle quali non abbiamo attaccato la porta, ma abbiamo preferito per l'ennesima volta giocare con la palla sui piedi. E quindi non abbiamo rotto la loro linea difensiva, o con un passaggio o con un movimento. Questo i ragazzi lo devono imparare a fare, perché se giochi solamente con la palla addosso, è difficile che questo ti possa dare chissà quale prospettiva. Però, nel secondo tempo ci sono state tante occasioni, soprattutto il palo che avrebbe riacceso gli ultimi 20 minuti in maniera importante, perché ci avrebbe dato tantissima forza. Peccato, perché sono dovuti uscire Plaia e Keramitsis e sul campo la squadra stava giocando bene, stava mettendo sotto pressione la Fiorentina. Gli ultimi minuti, invece, non mi sono piaciuti".

Può essere anche mentalmente decisivo il gol di Plaia, per giocare al meglio la partita di ritorno?
"Sì, assolutamente, aumentano le percentuali di riuscita. Sappiamo però che dobbiamo fare una partita super, dobbiamo battere questa Fiorentina con due gol di scarto. È difficilissimo, loro in questo momento sono nettamente favoriti. Però, ci sono ancora 90 minuti che ci vogliamo giocare al massimo delle nostre forze, con tanta motivazione, con tanto spirito di rivalsa, per cercare di accedere alla finale. Che non è ancora chiusa definitivamente".