Sassuolo-Roma 0-3 - Top & Flop

30.04.2015 07:00 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Sassuolo-Roma 0-3 - Top & Flop
Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

TOP

FINALMENTE I GOL – La Roma non segnava più di 2 gol in campionato dal 30 novembre scorso, quando Totti e compagni si imposero per 4-2 sull’Inter. E a distanza di 5 mesi i giallorossi sono tornati a imporsi con una certa convinzione anche nel tabellino. Meglio tardi che mai.

L’APPROCCIO – “Stasera siamo entrati in campo con il piglio giusto”. Questa la disamina, corretta, di Florenzi nell’intervallo: tutta la squadra ha infatti iniziato ottimamente la gara con il Sassuolo, sbloccandola con Doumbia dopo pochi minuti e continuando a schiacciare gli avversari nella propria metà campo. Chi ben comincia…

NAINGGOLAN – Mostruoso. Il migliore della Roma per distacco non solo ieri al Mapei, ma da tante e tante partite. Moltissima quantità al servizio della squadra, ma anche qualità che ne impreziosisce ogni giocata.

PJANIC – Al di là della rete del 3-0, il fantasista bosniaco ha confermato i progressi delle ultime settimane sfoderando una prestazione maiuscola. L’ex Lione si candida a essere un importantissimo plus nel rettilineo finale verso il secondo posto.

PRIMA GIOIA PER DOUMBIA – Il più classico dei protagonisti che non ti aspetti. Destinato alla panchina fino al riscaldamento e lanciato nella mischia al posto di Keita in extremis, con il suo repentino gol da centravanti puro l’ivoriano ha messo in discesa la gara della Roma. Il completo inserimento nei meccanismi della squadra appare ancora abbastanza distante, ma per lui questa partita può rappresentare un punto di partenza.

FLORENZI – Il numero 24 continua a studiare da Maicon, con risultati sempre più soddisfacenti. In quello che sembra ormai il suo ruolo definitivo – il terzino destro – Florenzi si trova sempre più a suo agio e ieri sera lo ha confermato. Quel supergol che è valso il raddoppio sul Sassuolo è la meritata ciliegina sulla torta.

IBARBO – Nelle gerarchie della squadra è ormai un titolare, e meritatamente. Pericoli costanti apportati alla difesa avversaria e tanto lavoro sporco anche nel far salire i suoi. Pur concentrata tutta nella prima frazione, anche la sua prova è stata una delle più positive. Ecco finalmente l’arma in più su cui la Roma pensava di poter contare a partire da gennaio.

FLOP

GERVINHO – Non inganni la giocata finale che ha portato al terzo gol di Pjanic: anche stasera l’ivoriano è stato profondamente negativo, provando di rado gli strappi che avevano fatto di lui un giocatore unico in Serie A e non riuscendo praticamente mai a saltare l’uomo. L'attuale Gervinho è ancora il lontano parente della Freccia Nera vista al suo primo anno a Roma, ma Garcia continua evidentemente a ritenerlo imprescindibile nei suoi schemi.

I SOLITI CALI – Benché la Roma abbia mantenuto un certo dominio sul match per quasi tutta la sua durata, non sono mancati momenti di calo - fisico e di concentrazione – che tante volte quest’anno sono costati caro. Nella parte centrale del secondo tempo il Sassuolo è riuscito a creare almeno tre occasioni limpide e francamente evitabili. Solo un ottimo intervento di De Sanctis, infatti, ha evitato che Zaza riaprisse il match.

TROPPI ERRORI DI MISURA – Seppur in forma minore, in fase di impostazione la Roma ha ripetuto alcuni degli errori commessi a San Siro. Diverse imprecisioni tecniche nei passaggi davanti alla difesa, alla lunga, possono creare problemi di cui pentirsi al momento di tirare le somme e devono necessariamente essere limitati.