Roma-Lazio 3-1 - Top & Flop

30.09.2018 16:15 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Roma-Lazio 3-1 - Top & Flop

TOP 

IL RISVEGLIO DELLA FORZA - Episodio VII: Continuità. Nella giornata del derby la Roma da un senso alla bella vittoria contro il Frosinone e vince lo scontro diretto Champions contro la Lazio. Campionato riaperto (quello dal secondo al quarto posto), iniezione di fiducia per giocatori e piazza. "Siamo pronti a ricomiciare". 

STILE GIALLOROSSO - "Colpo di tacco ooooolè", cantava Little Tony nella sua "Roma brasileira". Da Mancini a Pellegrini, passando per quelli recenti di Pastore. Alla Roma le cose facili non piacciono, se riescono quelle difficili e spettacolare è tutto di guadagnato. Di solito il colpo di tacco è una qualcosa d'istintivo da parte dei calciatori, per Pellegrini è un gesto tecnico pensato, l'unica soluzione per segnare da quella posizione. 

KO-LA RO(V)MA IN FONDO AL CUOR - Con la falange del quarto dito del piede rotta calcia una punizione su cui Strakosha non può nulla. La soddisfazione nell'esultanza è tanta: fa tutto il giro del campo in posa, come un lottatore di Wrestling che entra sul ring prima di un match. Dalle critiche dei tifosi per il suo passato da laziale, al gol vincente al derby. Kolarov al 71'. 

DALLE STALLE ALLE STELLE, DI CATTIVERIA - Da cosa si vede che qualcosa è cambiato? Se Fazio avesse fatto quell'errore sul gol di Immobile solo qualche giorno fa, la Roma avrebbe rischiato l'imbarcata, in piena crisi mentale. Adesso, invece, il comandante prima regala qualche speranza ai tifosi laziali, poi le spegne definitivamente, con il colpo di testa per il terzo gol. 

 

FLOP 

SI NUN TE VA... - Nota stonata di un derby avvincente, bellissimo nel risultato finale, Edin Dzeko. La rabbia dei tifosi, anche di alcuni compagni di squadra (rabbia positiva, per spronare il ragazzo) è tanta. Conosci le qualità dell'attaccante, sai l'importanza del centravanti per la squadra, lo vedi fare con tranquillità un doppio passo, saltando due avversari e andare al tiro, poi, la maggior parte del tempo, è lì in mezzo al campo, a vagare, ciondolando a testa bassa, a lamentarsi coi compagni, col mister e a giocare svogliato. 

NEL MOMENTO PIÙ BELLO - Si ferma nuovamente Pastore. Ai fini della partita è stato un "bene" per la Roma, ai fini della crescita della squadra, una tegola (sempre il polpaccio) da valutare in ottica Champions ed Empoli.