Palermo-Roma 2-0, i top e flop
E alla fine a Palermo arriva la seconda sconfitta di Andreazzoli, sconfitta pesante per l'atteggiamento della squadra, ma anche e soprattutto per la classifica, ad appena nove giorni da uno degli scontri più importanti di sempre: il derby di lunedì prossimo.
Ecco i top e flop di Palermo-Roma.
TOP
PJANIC - Entra nei 45' finali e la Roma, momentaneamente, sembra poter cambiare la partita. Ha una gran voglia di fare bene e cerca di conversare sia con Osvaldo che con il resto del gruppo, poi però si spegne e si allinea alle prestazioni dei compagni.
FLOP
L'ATTEGGIAMENTO - Remissivi, poco brillanti: questi sono gli aggettivi che meglio descrivono la Roma soprattutto nella prima frazione di gioco. I giallorossi subiscono la straripante voglia del Palermo che, ultima in classifica, è affamata di punti per cercare la via d'uscita ad una stagione decisamente buia. I capitolini, d'altra parte, non sembrano avere la stessa voglia di scalare la classifica e si lasciano tramortire dagli avversari, per poi tentare una timida virata sul finale, senza però riuscirci.
LA DIFESA - Manca Marquinhos e si sente, è quasi incredibile quanto un giocatore di 18 anni ed alla sua prima esperienza in Europa possa incidere nelle dinamiche di un gruppo. Piris si fa tramortire da Miccoli, Burdisso ha sulla coscienza un altro gol e Castan, seppure sia il migliore dei tre, non è certo perfetto.
IL CENTROCAMPO - De Rossi ci prova e da solo regge tutto un centrocampo, fino a diventare perno della difesa. Regala qualche assist e cerca di fare la differenza ma, in una squadra in cui tutti gli elementi non si coordinano alla perfezione, di certo non emerge. Male Tachtsidis, lento, estremamente lento e poco integrato nel meccanismo di gioco. Florenzi corre ma sembra farlo a vuoto: è l'ultimo a mollare ma fatica ad incidere. Meglio Lamela, ma la posizione in cui viene messo certo non giova all'argentino che concretizza poco.
MARQUINHO - Stesso problema dei compagni. Corre ma non realizza. Si propone e mette palla per i compagni, ma niente e nessuno riesce a concretizzare.
ANDREAZZOLI - Se la sconfitta - così come la vittoria - va distribuita tra tutti i fattori in gioco, mister Andreazzoli sembra non aver interpretato al meglio il match di ieri pomeriggio. Alcune posizioni (Lamela tra tutti, poi Perrotta) potevano essere riviste, così come il mancato impiego di Torosidis, ad esempio, dal primo minuto.