Juventus-Roma 1-0 - Top & Flop
TOP
WORK IN PROGRESS... – “Bisogna lavorare in una certa maniera e sarà un lavoro lungo”. Così Spalletti in conferenza stampa sul momento della Roma. Una squadra in cerca di una propria identità difficile da trovare contro la Juventus alla sua 11esima vittoria consecutiva in campionato, 13esima nel complessivo, dopo 10 giorni di lavoro con il nuovo tecnico.
NO BISCHERATE CON SPALLETTI – Servono i giusti “homportamenti” in campo e se non avvengono e ti fanno perdere la gara, Luciano non te la manda a dire. Vedere il momento della sostituzione di Florenzi a 30” dalla fine, con il suo rimprovero al calciatore che, al momento di una risposta, viene intimato a brutto muso di “stare zitto”.
FLOP
PJANIC-NAINGGOLAN NEI RUOLI GIUSTI? – Pjanic regista basso, Nainggolan uno dei due trequartisti dietro a Dzeko. La Roma lascia la propria trequarti difensiva scoperta e in attacco Dzeko è poco servito. Uno switch sarebbe stato la soluzione ottimale, visto anche la posizione di De Rossi difensore centrale dai piedi buoni predisposto a impostare la manovra.
SECONDE PALLE – Che spesso fanno la differenza tra vincere o perdere. Questo dovuto a una difesa troppo bassa che lasciava soli gli avversari nelle ribattute al limite dell’area e all’intensità con cui le due squadre andavano sui contrasti.
CHI NON RISICA… PERDE – Ci sta presentarsi allo Juventus Stadium con un 3-4-2-1 di copertura, contrastare l’abbrivio della Juventus e pian piano prendere campo. Non ci sta il non osare praticamente mai nulla, anche quando con una lettura più attenta la Roma avrebbe avuto la possibilità di impensierire la Juventus. È mancata la voglia e credere nei propri mezzi.
FLORENZI – Gli manca di giocare in porta, centrale difensivo, terzino sinistro, punta centrale. Per il resto i ruoli li ha fatti tutti e forse anche per questo si sente un po’ in credito. Il gol, ed è pura ironia calcistica per una squadra che ha giocato prima per non prenderle, poi… per non prenderle, la Roma lo subisce su una ripartenza, proprio per una giocata individuale di Florenzi che prova un dribbling di troppo, pagato a caro prezzo.
NERVOSISMO – Dopo 14’ due terzi della difesa era ammonita (prima De Rossi a palla lontana su Mandzukic, per poi dargli dello zingaro di m… poi Rüdiger che frana su Dybala). Pjanic si fa ammonire da Banti gratuitamente per proteste, quando l’arbitro stava ammonendo un avversario. Nel finale Digne si prende con Dybala. Una squadra sull’orlo di una crisi di nervi, quella tecnica è in corso da un po’ ormai.
CAMBIARE PRIMA NO? – 2 sostituzioni contro il Verona, 2 più una punitiva al 48’30” contro la Juventus. In una gara che ha espresso poco a livello offensivo con Nainggolan, Salah e Dzeko appannati, Spalletti cambia a metà della ripresa Vainqueur con Keita allo scoccare del recupero nel secondo tempo Salah con Sadiq e poi il cambio-rimprovero di Torosidis per Florenzi. In panchina per 90’ Totti e Iago Falque. Un segnale indiretto a Sabatini?
IL CAMPIONATO E L’EUROPA NON ASPETTANO – Vincono Napoli, Juventus, Fiorentina, l’Inter per fortuna si suicida e pareggia 1-1 in casa con il Carpi. La classifica si fa sempre più pesante per i giallorossi che distano 12 punti dallo scudetto, 10 dal secondo posto e 6 dallo spareggio Champions League e dall’Europa League. Quinto posto (ultimo utile per entrare in Europa) con Empoli, Milan, Sassuolo e Lazio pronte a rendere la stagione un fallimento totale.