Fiorentina-Roma 1-1, Top & Flop
TOP
PAREGGIO CON GOL – Se in campionato il pareggio son spesso e volentieri due punti persi, in Europa League, specie in trasferta, l’esser riusciti a rimontare lo svantaggio iniziale non sposta molto per quanto riguarda l’esito finale del doppio confronto, ma concede alla Roma la possibilità di qualificarsi con lo 0-0 e potrà fare la sua partita, sfruttando gli spazi che una Fiorentina costretta a segnare almeno un gol lascerà fra sei giorni allo Stadio Olimpico
COMBO FLORENZI-KEITA – Gli ultimi due gol della Roma sono arrivati nella stessa maniera: cross di Florenzi su calcio da fermo e colpo di testa di Keita a togliere le castagne dal fuoco. Per una squadra che fatica a trovare il gol su azione, riuscire ad arrivare al gol in altre maniere è vitale.
LA GRINTA DI GARCIA DOPO IL GOL – Keita batte Neto, la squadra festeggia sotto il "formaggino" riservato ai tifosi romanisti e in panchina Rudi Garcia fa esplodere tutta la sua rabbia/pressione accumulata in quest’ultima settimana. Una rabbia positiva che farà sicuramente bene nel prosieguo di stagione.
FLOP
SE DIFENDI TROPPO BASSO VAI IN SVANTAGGIO – Solito copione iniziale per una Roma che lascia troppo campo all’avversaria di turno e puntualmente subisce il gol che mette la gara in salita. Anche con la Fiorentina succede la stessa cosa. Merito dei viola che, finché Borja Valero e Pizarro reggono botta sono molto pericolosi, ma di una Roma bloccata mentalmente che entra in campo come se dovesse limitare prima i danni e poi provare ad attaccare.
LAZZARETTO – Una squadra già falcidiata dagli infortuni nell’arco della stagione, motivo per cui secondo il presidente la Roma si trova a -11 dalla Juventus capolista, si ritrova a sostituire De Rossi e Manolas, nella partita più importante della stagione, dopo soli 26 minuti del primo tempo, condizionando le scelte del mister. La legge di Murphy rischia di dover esser rivisitata ad hoc per questa Roma.
DANIELE DE ROSSI – La sua partita dura 21 minuti. In questi riesce a lanciare, sbagliando un disimpegno, l’azione del gol di Ilicic e rischia di ripetersi pochi minuti dopo. Sarà un caso, ma quando entra Pjanic la Roma alza il proprio baricentro e comincia un’altra gara.
DICHIARAZIONI POST-GARA – A Verona è stata la volta di Garcia che aveva accusato i suoi giocatori, per poi dichiarare che era stato mal interpretato, di non applicarsi e non prestare attenzione durante gli allenamenti. Ieri è stata la volta di Radja Nainggolan che se n’è uscito con un: “Giochiamo bene quando giochiamo in 11”. Un attacco diretto a qualche suo compagno (De Rossi?). Segno che tra i problemi che bloccano la Roma, c’è anche qualche frizione tra qualche giocatore che poi si ripercuote in campo nel mancato “mutuo soccorso” di Sabatiniana memoria.
"MANCA SEMPRE 1 PER FAR 31" - Come dichiarato qualche settimana fa dal mister Garcia, alla Roma ieri sera è mancato sempre quel qualcosa per riuscire a sbloccare la situazione in tempo per poter ribaltare la partita. Una volta son le scelte egoistiche di Iturbe che perde il tempo, invece di servire i compagni meglio piazzati, poi ci si mette Ljajic che fallisce prima a porta vuota tirando alto (azione viziata da un fuorigioco di Florenzi), poi è la volta dell'errore dal dischetto.