Sciopero revocato, domani l'ufficialità
E' oramai scongiurato il rischio sciopero proclamato dai giocatori per il prossimo turno di campionato. Tutti i segnali lasciano pensare quanto detto, Sergio Campana, che già nella giornata di ieri aveva aperto alla possibilità di revoca del suddetto sciopero, oggi avrebbe parlato con Abete per comunicargli l'intenzione da parte dei giocatori di scendere regolarmente in campo.
Non c'è l'ufficialità, che arriverà senza intoppi nella giornata di domani, dopo il tentativo delle parti in causa di trovare l'accordo anche sull'ormai noto "settimo punto", ossia la facoltà da parte delle società di creare diversi gruppi di allenamento all'interno delle rose. Anche qualora l'accordo su tale punto non dovesse trovarsi, la vicenda verrebbe rinviata senza pericolo che, sabato e domenica, non si disputino le partite previste.
«C'è l'accordo di massima, domani saremo a Roma per scriverlo. Contemporaneamente approfittiamo del giorno festivo per verificare con i calciatori se questo accordo va bene». Sono le parole di Leo Grosso, vicepresidente dell'Aic a Radio Sportiva, sul raggiungimento di un accordo sul contratto collettivo e la conseguente sospensione dello sciopero. «L'articolo 'incriminatò dovrà essere riscritto così come adesso, c'è solo un principio che il giocatore ha diritto di allenarsi con la squadra. Mi sembra scontato, ma spesso non lo è. La direzione è quella giusta ci stiamo lavorando, insomma ci siamo quasi. Vogliamo evitare che in una squadra che riesce a far allenare 29 giocatori, il 30esimo non può magari perchè ha rifiutato un trasferimento -aggiunge Grosso-. Poi è chiaro che mondo si è evoluto, va benissimo l'allenamento diviso per reparti, in America si fa da anni. Noi chiediamo solo che non se ne prenda uno e lo si metta a palleggiare nel giardino del presidente, come si suol dire, perchè non vuol rinnovare o rifiuta un trasferimento».