Pruzzo, è sua l'ultima cinquina realizzata in serie A 25 anni fa
Il 16 febbraio 1986 Roberto Pruzzo segnava l'ultima cinquina finora realizzata nella storia della serie A a girone unico, di cui mercoledi' ricorre il 25/o anniversario. Quel giorno all'Olimpico, nell'ambito della 21 giornata del campionato di serie A 1985/86, i giallorossi si imposero 5-1 sull'Avellino con reti segnate dal goleador di Crocefieschi ai minuti 15, 58, 70, 88 e 90, di cui la prima e l'ultima su rigore. I biancoverdi irpini pareggiarono provvisoriamente con Ramon Diaz al 27', andando al riposo sull'1-1.
Prima dell'exploit dell'attaccante di origini liguri, nel campionato italiano di serie A su girone unico, ovvero dal 1929/30 in avanti, si erano già verificate 11 cinquine, di cui solo una in trasferta: quella del viola Kurt Hamrin in Atalanta-Fiorentina 1-7 del 2 febbraio 1964. Le altre 10 cinquine, tutte in casa, sono state messe a segno, in ordine cronologico, da Italo Rossi (Pro Patria-Roma 6-1, 19 gennaio 1930), Giovanni Vecchina (Padova-Pro Patria 7-0, 30 marzo 1930), Cesare Augusto Fasanelli (Roma-Livorno 7-1, 7 maggio 1931), Giuseppe Meazza (Ambrosiana Inter-Bari 9-2, 9 gennaio 1938), Guglielmo Gabetto (Juventus-Bari 6-2, 17 dicembre 1939), Istvan Mayer "Mike" (Bologna-Livorno 6-2, 6 febbraio 1949), Bruno Ispiro (Triestina-Padova 9-1, 8 maggio 1949), Emanuele Del Vecchio (Verona-Sampdoria 5-3, 9 febbraio 1958), Carlo Galli (Milan-Lazio 6-1, 13 aprile 1958) e Antonio Valentin Angellillo (Inter-Spal 8-0, 12 ottobre 1958). Il record di marcature multiple nella storia della serie A a girone unico è costituito da due "sestine", firmate da Silvio Piola in Pro Vercelli-Fiorentina 7-2 del 28 ottobre 1933 e da Omar Sivori in Juventus-Inter 9-1 del 10 giugno 1961. Da ricordare un singolare record anche nella gara dell'1 maggio 2005, Parma-Livorno 6-4, l'unica nella storia della serie A in cui due giocatori hanno fatto poker contemporaneamente: Alberto Gilardino da una parte, Cristiano Lucarelli dall'altra.
"Quella cinquina fu una sorpresa anche per me - dice Pruzzo - All'inizio la partita sembrava avere altri presupposti prendendo una piega diversa. Segnare cinque gol a quell'Avellino non era cosa facile. E' stata bravura da parte mia ma anche fortuna".
La Roma di allora era partita in campionato piuttosto male, ma poi recuperò sulla Juventus recuperando ben otto punti. Tutto si decise alla penultima giornata quando la Roma crollò a sorpresa in casa contro il Lecce gia' retrocesso mentre la Juve batte' il Milan (nell'ultima giornata i bianconeri batterono proprio il Lecce, mentre la Roma fini' di nuovo ko in casa contro il Como di Corneliusson). "Giocammo male il girone di andata - racconta Pruzzo - non avevamo l'assetto giusto. Poi però le cose migliorarono e a un certo punto ci sentivamo quasi ispirati, il pallone quasi sempre finiva dentro...".