Scacco Matto - Roma-Bologna 3-0, i giallorossi si guadagnano gli spazi e ci si tuffano dentro
È una tripletta di Mohamed Salah a decidere il posticipo della dodicesima giornata tra Roma e Bologna.
LE SCELTE - Spalletti deve continuare a fronteggiare l’emergenza: dei due giocatori in forse, vale a dire Federico Fazio e Leandro Paredes, Spalletti sceglie il primo, che posiziona in difesa con Bruno Peres, Antonio Rüdiger e Juan Jesus davanti a Wojciech Szczęsny. Daniele De Rossi si posiziona dunque a centrocampo assieme a Kevin Strootman, mentre in avanti a sedersi è Stephan El Shaarawy, con Mohamed Salah, Radja Nainggolan e Diego Perotti alle spalle di Edin Džeko. Donadoni sceglie invece un 4-4-1-1, con Saphir Taïder e Ladislav Krejčí sui due lati e Blerim Dzemaili alle spalle dell’unica punta Sadiq Umar.
LA PARTITA - Donadoni dà seguito alle intenzioni della vigilia e il suo Bologna parte forte, rendendosi subito pericoloso con un cross dalla trequarti e arrivando al gol con Sadiq, rete però annullata perché il pallone era già uscito. Altrettanto forti sono le combinazioni che la Roma vuole sfruttare per colpire la difesa avversaria: è questa l’arma principale dei giallorossi, che però rischia di essere a volte un po’ estemporanea. Come accade solitamente, è a destra lo sbocco principale della manovra offensiva: Adam Masina è aiutato troppo poco da Krejčí e finisce per subire le folate di Salah e Bruno Peres, sia in combinazione tra di loro che sui lanci del centrocampo. Il gol del vantaggio di Salah arriva però da sinistra, grazie a un uno contro uno vinto da Perotti contro Alex Ferrari: il livello di qualità offensiva della Roma del primo tempo è molto dipendente dal numero 8, che nella seconda parte di frazione cala un po’ e di conseguenza i compagni.
I CAMBI - Passano pochi minuti del secondo tempo e il contuso Sadiq lascia spazio a Mattia Destro, mentre dopo poco meno di un quarto d’ora Rüdiger - alla terza gara da titolare di fila al rientro - viene rilevato da Leandro Paredes, con De Rossi che scala in difesa. Il Bologna prova a costruire per cercare di arrivare al pareggio, ma si espone ai contrattacchi della Roma che ci prova più volte con le ripartenze lunghe pilotate da Salah, che poi arriva al 2-0 grazie a un break di Kevin Strootman, abile a recuperarlo nella trequarti campo avversaria e giocarlo con i giri giusti al compagno. La seconda sostituzione degli ospiti è l’ingresso di Erick Pulgar per Taïder, per cercare di restituire un po’ di benzina a un centrocampo un po’ troppo compassato per impostare azioni pericolose. Il copione della gara però non cambia e da un’altra ripartenza lunga arriva il terzo gol ancora di Salah, che inizia l’azione e poi va a prendersi la respinta sulla conclusione di Džeko. Il 3-0 è un punteggio sul quale Spalletti può dare riposo a qualcuno e sperimentare: entra Gerson al posto di Bruno Peres e il quarto a destra diventa Radja Nainggolan. Nel finale l’egiziano si prende la standing ovation e viene sostituito da El Shaarawy, mentre nel Bologna Vasilis Torosidīs risparmia qualche minuto ad Adam Masina.
LA CHIAVE - La Roma in campo aperto è una delle squadre più letali del campionato: il Bologna, una volta sotto, ha concesso forse troppo facilmente ai giallorossi di giocare questa tipologia di partita, affondando con assoluta facilità. Probabilmente i giallorossi hanno corso qualche rischio di troppo per arrivare a giocarsi la partita negli spazi, ma va anche fatta la tara con le difficoltà di organico.