Scacco Matto - Fiorentina-Roma 2-4, i giallorossi restano in piedi nella fiera del pressing

06.11.2017 21:57 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Scacco Matto - Fiorentina-Roma 2-4, i giallorossi restano in piedi nella fiera del pressing
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La Roma torna da Firenze con tre punti importantissimi, ottenuti grazie al 4-2 inflitto agli uomini di Pioli.

LE SCELTE - Il tridente “smorzato” sembra ormai un’opzione stabile per Di Francesco, che davanti fa riposare Diego Perotti scegliendo Gerson a destra per completare il tridente con Edin Džeko e Stephan El Shaarawy. A centrocampo tornano Maxime Gonalons e Lorenzo Pellegrini per Daniele De Rossi e Kevin Strootman, con Radja Nainggolan unico confermato rispetto a martedì, dietro rientra dal primo minuto Konstantinos Manōlas, che completa la linea a quattro con Alessandro Florenzi, Federico Fazio e Aleksandar Kolarov davanti ad Alisson. Nel 4-3-3 di Pioli è Giovanni Simeone a guidare l’attacco, con Federico Chiesa e Gil Dias ai lati.

 

 

 

LA FIERA DEL PRESSING - L’aggressività è il marchio di fabbrica delle due squadre e soprattutto dei due allenatori, che non si nascondono dando vita a un primo tempo intensissimo e, conseguentemente, pieno di errori. La Fiorentina ne commette uno decisivo in uscita dal basso, che costa il gol del vantaggio di Gerson, ma anche la Roma soffre, seppur non subisca gol direttamente, la forza dei viola: specialmente Pellegrini e Gonalons faticano a stare al passo dei centrocampisti di casa, che quando spingono sull’acceleratore portano a casa diversi palloni buoni per rilanciare le offensive.

ESTERNI INVERSI - La differenza tra le due squadre sta nell’utilizzo dei due esterni offensivi. Come di consueto, la Roma accentra molto i suoi ed è tutto tranne che un caso che in occasione dell’1-0 El Shaarawy stia nel settore centrale del campo, pronto a servire Gerson; dall’altra parte, invece, si punta più ad aprire il campo e ad andare in uno contro uno (o superiorità numerica) sui lati, con il gol di Jordan Veretout che arriva da un duello vinto da Gil Dias con Kolarov, e quello di Giovanni Simeone che nasce da un traversone dalla trequarti, su cui Fazio e Kolarov si fanno entrambi sfuggire il numero 9 viola. In mezzo, il momentaneo secondo vantaggio ancora di Gerson nasce da una percussione di Gonalons, che mostra come interpreti il ruolo di perno diversamente rispetto a De Rossi.

LAST TEAM STANDING - Il secondo tempo si apre su con il gol su calcio d’angolo - battuto forte in area, dopo dei non brillantissimi tentativi di scambio corto del primo tempo - di Manōlas, che costringe la Fiorentina a inseguire nuovamente. Rispetto ai primi due svantaggi, la squadra di Pioli però fa più fatica ad accelerare di nuovo e la Roma cresce in relazione al suo avversario, o meglio mantiene il livello fisico e mentale della prestazione. Sostituendo anche i pezzi logori: El Shaarawy lascia spazio a Diego Perotti, Strootman prende il posto di un Lorenzo Pellegrini un po’ troppo in difficoltà. Dall’altra parte, l’infortunio di Badelj porta all’ingresso di Carlos Sanchez e Pioli decide di sbilanciarsi insereno anche Khouma el Babacar per Chiesa. Niente da fare, il ritmo non si rialza più, la Roma non cede un centimetro e anzi rilancia: dopo gli ingressi di Grégoire Defrel per Gerson e di Valentin Eysseric per Gil Dias, i giallorossi recuperano ancora palloni nella metà campo avversaria, fino ad arrivare al quarto gol di Perotti, del tutto isolato dal suo lato visto lo sbilanciamento avversario. Una prova di forza nel momento di calendario forse più difficile a livello di forze residue: ora la sosta per recuperarne almeno in alcuni elementi.