Vergine: "Mourinho è il tecnico a cui ho visto dare maggiore attenzione ai giovani"

16.10.2022 10:42 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Vergine: "Mourinho è il tecnico a cui ho visto dare maggiore attenzione ai giovani"
© foto di Luciano Sacchini

Vincenzo Vergine, responsabile del settore giovanile della Roma, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni in merito al fatto che la società giallorossa organizzerà il Knowledge Exchange Event il 18 e il 19 ottobre:

La Roma scelta dall’era per il convengo che effetto le fa?
"Fa piacere, è chiaro, anche perché è su un tema che ci sta a cuore come la formazione degli allenatori. La nostra vocazione resta territoriale, il bacino di utenza di Roma e del Lazio è uno dei punti di forza del club. Ma con Pinto abbiamo ampliato le visioni e l’eco ha riconosciuto in noi un’anima internazionale. Sarà un momento di crescita e di confronto".

Perché è stata scelta la Roma?
"Non dimentichiamo il merito della proprietà: ha visione internazionale e voglia di investire. Dirlo è facile, poi servono i fatti. Un esempio tra tanti: lo scorso anno abbiamo individuato un’area di Trigoria per uno spazio dedicato al lavoro individuale dei ragazzi, con strumenti, attrezzi e tecnologie utili allo sviluppo dei loro skills. In tempi rapidissima la proprietà ci ha dato l’okay e le risorse economiche".

Come si relaziona Mourinho con questo progetto?
"In tanti anni è il tecnico a cui ho visto dare maggiore attenzione ai giovani. È presente, vede spesso le partite, i calciatori si sentono attenzionati. Alla Roma c’è un’integrazione e una condivisione dei processi che è massima. Un esempio, gli allenamenti della prima squadra e della Primavera che coincidono come orari. Lavoriamo in sinergia con Tiago Pinto e Mourinho".

L’obiettivo è quindi formare calciatori per la prima squadra.
"O rappresentare un’opportunità per il club, come con Felix. Non tutti possono essere da Olimpico. Vogliamo dare alla prima squadra giocatori come Zalewski, ma non tutti i percorsi sono uguali e non i calciatori possono essere titolari".