Roma in mezzo alla bufera: "Siamo tutti sotto esame"
Il ceo Guido Fienga, accompagnato dal d.s. Petrachi, ha voluto parlare alla squadra, e lo ha fatto usando toni decisi.: "Se abbiamo perso tutte queste partite – è stato il senso del suo discorso – non è per colpa degli arbitri, della sfortuna o degli infortuni. Niente alibi. Dobbiamo tutti dare di più e i mezzi ci sono. Voi siete un gruppo che possiede intelligenza e capacità morali superiori a quello dello scorso anno. Occorre mettersi tutti in discussione, dall’allenatore all’ultimo della rosa. Se è il caso, anche cambiando tattiche e sistemi di gioco, qualora pensaste che gli avversari ci abbiano prese le misure. Ricordate che basterebbe battere sabato l’Atalanta per tornare in piena corsa per la Champions, perché in fondo il campionato ci sta aspettando. Una cosa però ricordiamola: siamo tutti sotto esame". Una volta usciti i dirigenti, sono rimasti a parlare Fonseca e i giocatori, fra i quali hanno preso la parola Dzeko e Kolarov, prima dell’allenamento. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.
Come riporta invece La Repubblica, Fonseca, nel chiuso di una stanzetta all’uscita dagli spogliatoi dell’Olimpico venerdì dopo la sconfitta con il Bologna, ha approfondito con Guido Fienga il dettaglio del crollo. Il Ceo, insieme a Petrachi, era presente anche ieri mattina a Trigoria. La diagnosi di Fonseca è stata questa: i giocatori hanno perso fiducia in se stessi dopo le sconfitte precedenti e, terrorizzati dall’errore, si allungano, retrocedono, aprono spazi. Soluzioni immediate non ne ha nessuno. A questo punto Fonseca è a un bivio: ha capito che o riuscirà a riportare la squadra ad applicare le sue idee, oppure dovrà cambiare la struttura tattica.