Burdisso: "Fonseca è stato intelligente a cambiare la Roma. Zaniolo e Pellegrini? A volte un ds non fa ciò che vuole ma ciò che può"

19.07.2020 09:26 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Burdisso: "Fonseca è stato intelligente a cambiare la Roma. Zaniolo e Pellegrini? A volte un ds non fa ciò che vuole ma ciò che può"
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Il doppio ex Nicolas Burdisso ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in vista del match tra Roma e Inter, in programma stasera alle 21:45.

Moratti-Sensi, presidenti di un altro calcio.
"Presidenti vecchia maniera: venivano in allenamento, si facevamo sentire, quando serviva ti davano qualche bastonata. C’era un rapporto familiare, a me piaceva. Sono stato legato a tutti e due. Con Moratti, però, era un rapporto speciale, anche quando sono diventato un avversario".

Oggi ci sono Suning e Pallotta, una dimensione internazionale. 
"È l’indirizzo dove sta andando il calcio, va accettato. L’Inter ha saputo organizzarsi con Ausilio, uno molto preparato. E poi ci sono Zanetti che è una figura emblematica e Marotta: esperienza e abilità. Pallotta l’ho vissuto fino al 2014 e posso dire che ha portato una mentalità diversa, più professionale. Roma però è una piazza dove devi sempre fare bene. Non lo so se sia giusto vendere. È una scelta difficile, profonda. Ma Roma è un posto unico per fare calcio e questo lui lo sa".

La Roma fa bene a insistere per Smalling, anche a costo di un grande investimento?
"Nel calcio non ci sono più giocatori decisivi ma dinamiche che valorizzano i giocatori. E il gioco di Fonseca ha messo in risalto le qualità di Smalling: gestisce la linea difensiva, è rapido e sa giocare con 30-40 metri alle spalle. E ha legato con la città come empatia. A Roma è importante".

Inter e Roma con la difesa a tre, oramai è una moda
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Penso sia l’unico paese al mondo dove così tante squadre difendono a tre. Fonseca è stato intelligente, ha visto il problema e cambiato, ma senza tradire i principi: l’essere aggressivi, il giocare in verticale e il voler fare sempre la partita".

Zaniolo e Pellegrini vanno tenuti a tutti i costi?
I giocatori più forti vanno sempre tenuti. Ma a volte vendi qualcuno non perché vuoi, ma perché le dinamiche di mercato ti ci portano. In caso bisogna saperli sostituire. Da d.s. dico sempre: Non fai ciò che vuoi, ma quel che puoi".