Young Boys-Roma 1-2 - Scacco Matto - Nel primo tempo una Roma disorientata, con i cambi tornano i giallorossi. La gara di Borja Mayoral

23.10.2020 23:15 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Young Boys-Roma 1-2 - Scacco Matto - Nel primo tempo una Roma disorientata, con i cambi tornano i giallorossi. La gara di Borja Mayoral
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Roma batte per 2-1 lo Young Boys dopo un pessimo primo tempo ma una ripresa costellata dagli ingressi dei big, tenuti inzialmente in panchina.

LE SCELTE - Paulo Fonseca rivoluziona tutto, cambiando ben 9 giocatori su 11 rispetto alla vittoria contro il Benevento. Uniche conferme, Cristante e Pedro, mentre in porta si rivede Pau Lopez, scavalcato ormai da Mirante. Cambia anche il modulo, con i giallorossi che tornano al 3-4-2-1 con Kumbulla, Fazio e Jesus, con questi ultimi che vengono riproposti a sorpresa. A centrocampo, a destra torna Karsdorp dopo l'infortunio muscolare che l'ha tenuto fuori nelle ultime settimane mentre a sinistra va Bruno Peres. In mezzo al campo agiscono Villar e Cristante mentre Pedro e Perez attaccano a supporto di Borja Mayoral.
Anche Seoane cambia sistema di gioco e passa al 3-4-3. Bürgi, Lustenberger e Zesiger formano la linea difensiva. A centrocampo si schiera la cerniera formata da Rieder e Sierro mentre Fassnacht e Ngamaleu avanzano sulla linea offensiva, a supporto di bomber Nsamé.

ROMA DISORIENTATA - I troppi cambi di Fonseca hanno l'effetto di snaturare la Roma che, inizialmente, lascia il pallino del gioco in mano allo Young Boys. Gli svizzeri ne approfittano mantenendo un pressing alto, con i giallorossi che faticano a trovare le giuste geometrie e non possono nemmeno affidarsi al lancione per Dzeko, rimasto in panchina.

BORJA MAYORAL - Lo spagnolo sarebbe paradossalmente più utile con Dzeko che al posto del bosniaco. I due si completerebbero molto bene. L'ex City è molto bravo a tenere palla, far salire la squadra e fare da rifinitore per gli inserimenti dei suoi compagni. Lo spagnolo è molto bravo ad attaccare la profondità e sarebbe una coppia quasi perfetta. Lasciato da solo, invece, senza conoscere ancora i compagni e senza che i compagni si conoscano tra di loro, l'ex Real ha faticato a farsi dare un pallone pulito.

SINGOLI - I capitolini si affidano alle azioni dei singoli. Pedro è poco ispirato mentre Carles Perez sembra in grado di dare una sterzata alla partita ma non speca davanti al portiere. Il movimento senza palla della Roma non è elevato e i due centrocampisti centrali, Villar e Cristante, faticano a trovare linee di passaggio pulite anche perché sulle fasce la Roma combina poco. Karsdorp è evanescente, Bruno Peres sulla fascia sinistra ha poco mordente e la squadra di Fonseca si imbottiglia per vie centrali, faticando a costruire azioni pulite per il gran pressing degli avversari.

CAMBI - Fonseca capisce che la partita rischia di essere persa e nella ripresa cala gli assi. Entra subito Spinazzola, che inizia a sfondare sulla fascia sinistra, mentre dopo un quarto d'ora entrano anche Veretout, Mkhitaryan e Dzeko. La partita cambia radicalmente: lo Young Boys è stanco per il pressing proposto nel primo tempo e, forse, anche spaventato per l'ingresso in campo di giocatori di questo calibro. Il tasso tecnico si alza e torna timidamente la Roma che conosciamo. Dzeko propizia il gol di Bruno Peres, Mkhitaryan quello di Kumbulla e Fonseca mette in cascina tre punti molto importanti.