ARENA KOMBËTARE - Mancini: "Si pensava fosse la coppa dello scherzo ai gironi, dopo la batosta di Bodo abbiamo capito che dovevamo dare il massimo"

25.05.2022 08:08 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Fonte: dall'inviato a Tirana Gabriele Chiocchio
ARENA KOMBËTARE - Mancini: "Si pensava fosse la coppa dello scherzo ai gironi, dopo la batosta di Bodo abbiamo capito che dovevamo dare il massimo"
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Queste le parole di Gianluca Mancini, difensore della Roma, ieri alla vigilia della finale di Conference League contro il Feyenoord in conferenza stampa:

Quali elementi possono creare difficoltà alla squadra?
“Non bisogna temere nessuno, abbiamo studiato il Feyenoord. Dal centrocampo in su hanno qualità, le finali si giocano tra le due squadre migliori, direi un 50 e 50. Sappiamo ciò che dobbiamo fare”.

Come giocherai?
"Mi stai chiedendo se prenderò il giallo? (ride, ndr). Rispettiamo l'avversario e giocheremo con concentrazione".

Un messaggio per i tifosi?
"Una parte sarà qua, una all'Olimpico e come ringraziamo dobbiamo fare tutto per portare a casa qualcosa di unico".

Avete parlato con Kumbulla che giocherà la finale in casa? Le parole di Mourinho?
“Sono vere, se fossimo stati quinti, magari avremmo giocato le ultime partite in maniera diversa. Ci siamo complicati tutto da soli, dovevamo vincere per forza a Torino. Domani è la finale e possiamo giocare anche 300’ ma daremo tutto. La stanchezza non si deve far sentire, veniamo da due settimane dove abbiamo fatto una partita a settimana, stiamo bene. Kumbulla ci ha detto subito che i tifosi albanesi tiferanno per noi, siamo molto felici di questo”.

Quando avete capito che sareste potuti arrivare in fondo?
“Da inizio stagione pensavamo che l’obiettivo minimo fosse la finale. A parole è facile, tutti pensavano fosse la coppa dello scherzo, dopo la batosta di Bodo abbiamo capito che dovevamo dare sempre il massimo. Dopo abbiamo affrontato ogni partita per raggiungere la finale, abbiamo iniziato questo lavoro ad agosto, ora ci manca un passo per qualcosa di unico”.

È la partita più importante della carriera?
“Sì, per me è la partita più importante”.

Tammy ti ha chiesto di fermare Dessers?
“Lo ha chiesto a tutti (ride, ndr). Ho studiato Dessers, noi abbiamo un attaccante più forte che è Tammy, spero che alle 23:30 sia il capocannoniere della competizione”.